Affittopoli, Tronca: "L''85% è moroso, solo in centro persi 4milioni. Impossibile mappare tutta la città" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Affittopoli, Tronca: “L”85% è moroso, solo in centro persi 4milioni. Impossibile mappare tutta la città”

La morosità storica supera i 300 milioni di euro. Il paradosso dell'affaire affitti: il morto paga, il ricco no. Il commissario: "Fatta pulizia, modello per il prossimo sindaco"

“Mettere ordine, capire, conoscere e regolare” sono le quattro mosse che il Commissario straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca, ha messo in atto con la prima ricognizione del patrimonio immobiliare di Roma Capitale, e che presenta questa mattina alla sala della Protomoteca del Comune di Roma. E’ giunta, infatti, a termine la prima tappa della ricostruzione dei dati relativi al patrimonio di Roma Capitale, disposta da Tronca. Il campione complessivo ha rappresentato 574 immobili del I Municipio, mentre l’attivita di indagine svolta sui 289 immobili del patrimonio disponibile e quella al centro della conferenza in corso stamattina in Campidoglio. Il campione esprime morosità all’85% dei casi, anche superiori ai 200mila euro, per 4,5 milioni di euro di cui 1,8 milioni per l’uso abitativo, 2,6 per immobili commerciali. Le 574 posizioni del I Municipio esprimono 9,4 milioni di euro di morosità e su tutto il patrimonio comunale, che consta di 28mila unità abitative, esprime 350 milioni di euro di arretrati. E I morosi non sono poveri: tra di essi ci sono redditi personali o volumi d’affari da oltre 700mila euro per canoni da 220 euro.- Una morosità storica complessiva di “357 milioni di euro”, che insiste su tutto il patrimonio comunale, il quale consta di “28.422 immobili”. È uno dei dati forniti in occasione della conferenza stampa sulla prima tappa della ricostruzione dei dati relativi al patrimonio di Roma Capitale, disposta dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca. Risultati mappatura disposta da commissario Tronca. 85% non paga.Nel centro storico l’85% degli inquilini che vivono nelle case del Comune di Roma e dei negozianti che utilizzano immobili comunali e’ moroso, e quindi non paga l’affitto. Cio’ determina mancati guadagni per 4,5 milioni di euro. E’ quanto emerso dalla mappatura del patrimonio immobiliare del I Municipio disposta dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca. Nella ricognizione sul patrimonio capitolino effettuata dal Commissario capitolino Francesco Paolo Tronca sul primo campione di 289 immobili, sono saltate fuori 30 unità “fantasma”: 21 a uso abitativo, 9 tra uffici, soffitte e cantine. Immobili di cui fino a questa indagine dettagliata si era persa traccia. Alcuni casi sono stati segnalati come “paradossali” dalla stessa amministrazione capitolina: c’è chi paga canoni da 1,81 euro a due passi dalla Stazione Termini, 4,17 nei pressi di Piazza Mazzini, 5,18 vicino a Campo de’ Fiori, 32,96 vicino al Colosseo. Nel 2015 di 50 milioni di bollettazione ne sono entrati 25 milioni. Un immobile in zona Trastevere che genera un volume d’affari da oltre 1 milione di euro, paga un canone da 380 euro. Un professionista che guadagna oltre 700mila euro paga vicino al Colosseo 220 euro. La cosa più clamorosa e che ci sono tanti inquilini deceduto che continuano a pagare l’affitto come se fossero in vita. Chiaramente qualcuno continua a godersi le deliziose mura al posto del caro estinto. Su tutto il patrimonio comunale immobiliare di Roma, che consta di oltre 28.000 unita’ abitative e commerciali, insiste una morosita’ storica complessiva di oltre 350 milioni di euro. E’ quanto emerge dalla mappatura del patrimonio immobiliare del I Muncipio disposta dal commissario straordinario del Campidoglio, Francesco PaoloTronca. Nel corso del 2015 sono stati chiesti ai conduttori degli immobili, dall’amministrazione capitolina, canoni per 50 milioni di euro e ne sono stati riscossi appena il 50%, pari a 25 milioni di euro. – “Non potevo non evidenziare certe anomalie perche’ erano inaccettabili per qualsiasi tipo di amministrazione comunale, figuriamoci per Roma Capitale. Abbiamo scoperto l’acqua calda? Possibile. L’hanno fatto anche in passato? Possibile. Pero’ quando si ha in mano l’acqua calda si prende e si fa pulizia, si lavano tutte le incrostazioni che rendono inefficace e inefficiente l’attivita’ amministrativa”. Lo ha detto il commissario straordinario del Campidoglio, Francesco Paolo Tronca, che oggi ha presentato la mappatura del patrimonio immobiliare del I Municipio. “Oggi parliamo di un metodo di lavoro, di un’analisi metodologica che porta al monitoraggio di tutte le singole posizioni”, ha spiegato Tronca, e “mi auguro che la prossima amministrazione possa continuare a seguire questo metodo, perche’ cosi’ credo si possa avere una visione completa di tutte le posizioni”. Secondo il prefetto, “se si vuole le cose si possono fare: basta ricorrere all’incrocio di banche dati, a una piattaforma informatica dedicata e alla tecnologia che ci aiuta moltissimo, ma anche all’abnegazione di tanti uomini che vogliono ragionare per obiettivi e risultati”. Pertanto, “dobbiamo cambiare approccio”, perche’ “la pubblica amministrazione puo’ arrivare e deve arrivare ad avere sotto controllo la situazione di cui e’ titolare – ha concluso Tronca – e quello di oggi e’ il modello di una buona pratica che spero possa essere utile ad altre realta’ del Paese”.”Su questi 574 immobili disponiamo tutti i dati di ogni singola posizione. Certo, non li possiamo rendere tutti pubblici per un semplice rispetto doveroso della privacy. Pero’ si sappia che io tutti questi dati ce li ho”. Cosi’ il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca durante la presentazione della mappatura del patrimonio immobiliare del I Municipio.- “Non abbiamo la presunzione di completare questo lavoro per tutta Roma, non ce la faremmo mai. Non posso superare quella linea rossa ben demarcata che è l’ordinaria amminstazione. Ma questa è ordinarissima amministrazione che da decenni dovrebbe essere stata messa in essere”. Lo ha detto il Commissario capitolino Francesco Paolo Tronca, presentando i dati della prima ricognizione del patrimonio comunale. “Questo è un percorso, il nostro. Non indico strade, posso solo suggerire e auspicare che questo lavoro possa essere concluso. Solo con una strategia illuminata si possono raggiungere risultati efficaci”

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