'Effetto Raggi' sulle municipalizzate: cda Ama pronto a dimettersi - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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‘Effetto Raggi’ sulle municipalizzate: cda Ama pronto a dimettersi


Domani arriveranno le dimissioni del presidente e del cda di Ama. Pronto a rimettere il mandato sarebbe anche il dg di Atac, Marco Rettighieri, mentre in Acea è tutto in stand-by in attesa delle decisioni dell’azionista di maggioranza, il Campidoglio, sul futuro dei vertici aziendali. L’elezione di Virginia a sindaco di Roma ha prodotto inevitabili fibrillazioni all’interno delle aziende municipalizzate

ama roma 190815“Domani rimetterò il mandato nelle mani dell’amministratore unico Brandolese, nominato dal Comune. Penso sia un gesto istituzionale, elegante ed apprezzabile. Questo non vuol dire dare le dimissioni. Aspetterò di essere contattato dalla nuova amministratore. Se sono disposto a restare? Sono valutazioni da fare a suo tempo, non metto mai il carro davanti ai buoi”. L’effetto dell’elezione del sindaco Virginia Raggi non si è fatto attender e ha coinvolto, per prima cosa, le aziende municipalizzate. Infatti, il direttore generale di Atac Marco Rettighieri ha spiegato che farà un passo indietro.

E ad annunciare l’uscita di scena è anche il presidente di Ama Daniele Fortini. “Domani il Cda di Ama si presenta dimissionario e rimette il proprio mandato nelle mani del nuovo sindaco. Adotteremo il documento per il passaggio delle consegne. Insomma, faremo tutto quello che è in nostro potere per permettere al sindaco di esercitare le sue prerogative il più rapidamente possibile”.

Per quanto riguarda Acea, l’ad Alberto Irace ha ricordato che tutto è in attesa della decisione dell’azionista di maggioranza e cioè il Comune di Roma: “nei prossimi giorni immagino sarà necessario avere un confronto sereno e lo promuoveremo sicuramente perchè rientra nei doveri del management interloquire con tutti gli azionisti”. In ogni caso, ha concluso, “abbiamo un piano industriale che porteremo avanti con il rigore e la serenità di sempre. Il cda andrà in scadenza, c’è una legge e c’è la prerogativa dell’azionista”. Tuttavia, l’azienda smentisce categoricamente che il presidente, Catia Tomasetti abbia dato la propria disponibilità a ‘fare un passo indietro’.

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