Virginia Raggi dal Papa: in dono la voce degli ultimi - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Virginia Raggi dal Papa: in dono la voce degli ultimi


Il sindaco Virginia Raggi ha portato in dono una video raccolta di cittadini delle periferie. Corviale, Tor Bella Monaca, San Basilio. Un ragazzo ha chiesto al Papa di fare pagare l’Imu alle strutture ecclesiastiche che svolgono attività commerciale. Nel video anche l’apprezzamento per il lavoro di Papa Francesco. “Continui ad andare avanti cosi”.

san pietro“Le portiamo in dono le parole della Roma dimenticata”. Sono queste le prime parole che Virginia Raggi ha rivolto a Papa Francesco. In dono ha portato una video raccolta di cittadini delle periferie. Corviale, Tor Bella Monaca, San Basilio. Un ragazzo ha chiesto al Papa di fare pagare l’Imu alle strutture ecclesiastiche che svolgono attività commerciale. Nel video anche l’apprezzamento per il lavoro di Papa Francesco. “Continui ad andare avanti cosi”. Il sindaco Raggi è apparsa emozionata.

Le macchine si sono fermate nel cortile di San Damaso alle 10,20. Alcuni dignitari hanno aiutato a fare scendere gli ospiti e dare loro il benvenuto. Se fuori dal piccolo stato vaticano c’era il solito brusio delle comitive, il via vai dei turisti che rendeva vivace il clima di via della Conciliazione, al di là del confine la calma sembrava quasi irreale. Tutto pulito, le aiuole fiorite, i marmi del retro della basilica immacolati, i gendarmi gentili, nemmeno uno spillo fuori posto. Virginia Raggi era accompagnata dai genitori, dai collaboratori e dal piccolo Matteo. Poi si è incamminata all’interno del pensionato dove la stava aspettando Papa Francesco.

L’udienza si è svolta nel palazzo apostolico priva di particolari cornici protocollari. E’ stata organizzata all’ultimo minuto, due giorni fa, quando è arrivata la richiesta di Virginia Raggi in Segreteria di Stato. La richiesta si è concentrata sulla giornata odierna perchè si celebra, nella nunziatura di via Po, la festa per il terzo anniversario di pontificato di Papa Francesco. Il giorno esatto della sua elezione è il 13 marzo, ma il nunzio apostolico, monsignor Bernardini, ha voluto spostare la festa più avanti, a sua discrezione, per fare coincidere il ricevimento con la campagna elettorale. In Vaticano, hanno fatto sapere in Campidoglio, che per il mese di luglio il Papa sarebbe stato piuttosto impegnato nella preparazione dei discorsi e degli incontri che lo attenderanno in Polonia, un viaggio importante, previsto per la fine del mese dove incontrerà tutti i giovani europei a Cracovia, la patria di San Wojtyla per la Gmg.

“Oggi ho avuto il piacere e l’emozione di essere ricevuta da Papa Francesco, al quale in dono ho voluto portare la voce della Roma dimenticata: una video-raccolta di messaggi, appelli, inviti e testimonianze delle periferie più in difficoltà della Capitale” – ha spiegato Virginia Raggi -. “Da Ostia a Corviale passando per San Basilio e Tor Bella Monaca, decine di romani hanno voluto esprimere la loro vicinanza e le loro richieste al Santo Padre augurandogli di andare avanti con quanto sta facendo. Questo è stato il nostro pensiero, farci testimoni di quelle voci, con l’auspicio che questo cammino comune rappresenti un sostegno soprattutto per quella parte di città abbandonata, che vuole e deve, tornare a farsi sentire”. Poi, ai microfoni di Radio Vaticana assicura che “sicuramente c’è bisogno di un’azione culturale importante, ma che i romani non amino Roma non direi. Noi abbiamo fatto una campagna elettorale incentrata sul rispetto delle regole e il 67% dei cittadini ci ha dato fiducia, che vuol dire che è d’accordo con la nostra visione e magari lo è anche chi non ci ha votato per una differente visione politica. I romani non sono refrattari alle regole, ma dobbiamo ristabilire un rapporto di fiducia tra l’amministrazione, le forze dell’ordine e i cittadini. Serve certezza della pena per chi viola le regole, ma nessuno vuole sanzionare per il gusto di farlo. Non è possibile, per esempio, che tanti facciano un sacrificio per pagare il biglietto e gli abbonamenti del bus e altri invece ne usufruiscano gratis, è una questione di equità”.

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