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Dopo morte Beau Solomon a breve riapertura caso Carnicci


Potrebbe riaprirsi a breve l’inchiesta sulla morte di Federico Carnicci, ex operaio toscano, scomparso nel Tevere il 7 luglio 2015 e ritrovato morto in acqua dieci giorni dopo. La vicenda ha molte similitudini con la morte di Beau Solomon, il giovane studente americano morto per annegamento dopo essere stato gettato nel fiume da Massimo Galioto.

fiume tevereE proprio del senzatetto che vive sotto il ponte Garibaldi, Carnicci era amico così come della sua compagna, Alessia Pennacchioli. Nei prossimi giorni l’avvocato Carmine De Pietro, legale dei familiari di Carnicci, presenterà una istanza al pm Francesco Scavo per chiedere la riapertura delle indagini. Il procedimento era stato archiviato nell’aprile scorso. In base a quanto si apprende Galioto non è stato mai ascoltato su questa vicenda mentre in procura venne convocata la compagna. Nella sua ricostruzione affermò che quando Carnicci cadde nel fiume lei stava dormendo nella tenda. Secondo l’autopsia Carnicci è morto per shock termici e gli esami tossicologici hanno dato esito negativo.

Massimo Galioto è indiziato di omicidio aggravato da futili motivi per la morte di Beau Solomon. Gli inquirenti cercano però altre 2 persone con le quali Salomon era giunto sulla banchina del Tevere e che lo avrebbero derubato e poi abbandonato. Secondo testimoni, il ragazzo era visibilmente ubriaco e barcollante. Poi la lite col clochard che lo avrebbe spinto in acqua. Secondo la compagna, il clochard sarebbe andato a dormire senza chiamare i soccorsi.
Il corpo dello studente diciannovenne era stato ripescato nel Tevere dalla Polizia fluviale. L’ultima volta, prima della scomparsa, era stato visto in un bar di via della Lungara, a Trastevere. poi, il giovane era scomparso nel nulla. Aveva una vistosa ferita alla testa e la camicia bianca intrisa di sangue. Prima del ritrovamento del cadavere parenti e amici del ragazzo, a Roma per frequentare un corso estivo alla John Cabot University, avevano rivolto appelli tv e via social network a chiunque avesse notizie utili a rintracciarlo.

Era svanito nel nulla  dopo essere uscito con i colleghi di corso a Trastevere e le sue tracce si erano perse da giovedì sera. Beau Solomon, 19enne dell’università del Wisconsin-Madison, era a Roma per studiare per due semestri alla John Cabot. Secondo quanto riferito dai genitori e dai tre fratelli ai media statunitensi, in queste ore in volo verso la capitale, qualcuno potrebbe aver rubato il cellulare e usato la carta di credito del ragazzo: “Dopo giovedì sono stati spesi 1.500 dollari”.

Con le forze dell’ordine già alla ricerca dello studente, gli amici avevano iniziato a postare indizi su Facebook: “Beau è scomparso da più di 48 ore – aveva scritto Lucas Perez sul social – e l’ultima volta che è stato visto era assieme ad altri 11 studenti. Siamo in contatto con l’ambasciata per provare a rintracciarlo. Se qualcuno lo riconoscerà nelle foto, è pregato di aiutarlo a tornare a casa. Quando è sparito, era in un bar vicino alla John Cabot in via della Lungara”.

Cole, uno dei due fratelli maggiori di Beau, ha parlato all’emittente WKOW: “Non poter fare nulla è la cosa peggiore per me. Sono il fratello più grande e dovrei badare a lui, ma non ho potuto fare niente questa volta. Io sono qui e lui in Italia. Siamo disperati”. Il 19enne aveva un curriculum da studente modello e sportivo: basket, golf e football con il sogno di fare carriera in politica.

 

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