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Dal blog di Grillo il Movimento chiede le scuse a La Repubblica su ritrovamento ordigno

Tweet non graditi inviati dalla giornalista del quotidiano romano diretto da Calabresi, a pochi minuti dal ritrovamento dell’ordigno in casa di un collaboratore della giunta Raggi, scatenano le ire dei 5Stelle. Pronta la risposta di Stampa romana: «Diritto critica sacrosanto»

Il M5s chiede dal blog di Beppe Grillo le scuse de la Repubblica per il caso del presunto ordigno ritrovato sul davanzale della casa di un collaboratore della giunta Raggi. «Ieri, a pochi minuti dall’annuncio del ritrovamento dell’innesco di un ordigno nell’appartamento di un nostro collaboratore in Campidoglio, la giornalista di Repubblica Federica Angeli si è lanciata in un paio di tweet disgustosi tesi a sminuire un episodio che appare gravissimo e che minaccia l’incolumità non solo di un libero cittadino, ma di un’intera famiglia», scrive il M5s che aggiunge: «L’innesco di un ordigno non è una piuma. La Angeli per prima dovrebbe essere in grado di capire, se non fosse che la sua partigianeria politica viene prima di tutto, anche prima del silenzio. O, peggio ancora, prima della solidarietà. Questo è lo spessore, se così vogliamo chiamarlo, di certi giornalisti prestati al potere: infangare in ogni occasione, oltrepassando se necessario il limite della decenza. In qualsiasi altro Paese il direttore responsabile avrebbe immediatamente richiamato all’ordine la sua giornalista, annunciando pubbliche scuse. Ci auguriamo che accada».

Una risposta ai Pentastellati arriva invece da Stampa romana, il sindacato dei giornalisti, tramite una nota stampa. «Il diritto alla critica è sacrosanto. A tutti deve essere consentito di dissentire anche nei confronti di un giornale e di quello che scrive un giornalista. Un conto, però, sono la critica e il dissenso, un altro l’aggressione verbale. Gli attacchi e gli insulti a Federica Angeli, cronista costretta a vivere sotto scorta e insignita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo coraggio e per le inchieste che porta avanti non sono né accettabili né tollerabili». Lo affermano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti. «Nel caso specifico – proseguono – va inoltre ricordato che Federica Angeli, come tutti gli altri cronisti nelle sue condizioni, non ha chiesto né scelto di vivere sotto scorta: la scorta le è stata assegnata perché è minacciata dalla criminalità organizzata. Per questa ragione, la Fnsi ha chiesto un incontro al ministro dell’Interno per sollecitare maggiore attenzione e tutela per tutti i cronisti minacciati e per assicurare che l’esercizio della professione non venga ogni giorno messo a rischio da aggressioni e violenze sempre più frequenti, di qualsiasi natura e colore».

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