Atac, Stefàno (m5s): entro novembre preferenziale Portonaccio e falso cedimento porta metro B | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Atac, Stefàno (m5s): entro novembre preferenziale Portonaccio e falso cedimento porta metro B

Enrico Stefano, consigliere capitolino M5S

Enrico Stefano, consigliere capitolino M5S

Al via la preferenziale su via di Portonaccio per l’autobus 409 entro il mese di novembre. Fatti diversi per l’apertura della porta della metro B prima di arrivare alla stazione Piramide. Sarebbe “stato azionato il sistema di apertura delle porte”

 

Enrico Stefàno, consigliere del M5S al Comune di Roma e presidente della Commissione trasporti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione «Ho scelto Cusano», condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. «Entro fine novembre apriremo la corsia preferenziale su via di Portonaccio che è molto importante perché è utilizzato dal 409 che carica molte persone, la corsia preferenziale diminuirà i tempi di percorrenza. Poi stiamo lavorando molto sulla linea del bus 51 che mette in connessione tutte le metro della città più la linea tranviaria, stiamo cercando di renderla più veloce – ha dichiarato il consigliere – Atac ha mezzi vecchi, stiamo compensando con questi nuovi 150 mezzi che arriveranno tra la fine di quest’anno e l’inizio dell’anno prossimo. L’autobus grande completamente elettrico è un pò difficile. Dobbiamo tornare ad utilizzare i vecchi minibus che dovranno essere acquistati perché quelli attuali sono inutilizzabili».

In merito all’ incidente di ieri sulla Metro B mentre il mezzo arrivava ancora in corsa alla fermata Piramide ha spiegato come sono andati in realtà i fatti: «Io mi sono recato sul posto insieme all’assessore e ho assistito alle verifiche che faceva Atac -ha affermato Stefàno-. Stando alle prime ricostruzioni il problema non è stato che ha ceduto la porta ma che inavvertitamente è stato azionato il sistema di apertura delle porte. L’azienda dovrà sentire i testimoni per capire le responsabilità, non si è trattato comunque di un cedimento strutturale».

 

 

 

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