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Giubileo, abbiamo buttato 24 milioni. Potevano servire per buche e verde

giubileo2Il Giubileo straordinario è ormai prossimo al termine, la Porta Santa chiuderà domenica, e porterà con sé «un’occasione persa per tutta la città», come dicono all’unisono le forze imprenditoriali e sindacali della Capitale. Ma, soprattutto, un tesoretto di fondi stanziati dal Governo e non utilizzati dal Campidoglio in tempo utile, ossia durante il periodo giubilare. Il totale non è di poco conto: 25.193.708,70 euro, residui di un piano di interventi che, nella versione originaria, comprendeva ben 146 progetti, poi trasformatisi alla prova dei fatti in appena 42 cantieri portati a termine. Di questi 25 milioni, la giunta ne ha messi a bando in extremis appena 1,3: 700 mila riguardano lavori di risistemazione di sampietrini, poco meno di 600 mila la riqualificazione di marciapiedi.
GLI INTERVENTI
In particolare, Palazzo Senatorio punta a rifare il selciato di alcune strade e piazze del centro storico e di aree immediatamente a ridosso delle Mura Aureliane: l’intervento di maggiore impatto riguarderà piazza di Spagna, ma i sampietrini saranno rimossi e risistemati anche in via del Teatro Marcello, in via di Monte Brianzo (tra via Zanardelli e piazza Nicosia), in via dei Cerchi. Fondo in sampietrini da sistemare, nelle intenzioni dell’amministrazione capitolina, anche nelle strade che collegano la stazione Termini con la Ztl del Centro: viale Luigi Einaudi e via Vittorio Emanuele Orlando dove, all’intersezione con via Parigi, le cattive condizioni del selciato creano gravi rischi all’incolumità di chi gira su mezzi a due ruote. Quindi si lavorerà anche sul fondo stradale di via Appia Antica, da San Sebastiano al Mausoleo di Cecilia Metella.
MARCIAPIEDI E FIORI
Il secondo bando pubblicato in extremis dal Comune riguarda la manutenzione di marciapiedi ai altri luoghi del centro cittadino: l’intervento principale riguarda corso Vittorio, con gli altri progetti che interessano piazza Risorgimento, piazzale di Ponte Milvio, via Ferdinando di Savoia (tra il lungotevere e piazza del Popolo) e, ancora, via del Teatro Marcello. A chiudere il conto, con un tocco di ingentilimento della situazione, c’è lo stanziamento di 72.003 euro (e cinque centesimi), Iva compresa, messi a gara per «fornitura di piante, fiori e arredi per percorsi ed eventi cittadini». L’intervento, si legge nella determinazione dirigenziale, «è strumentale in particolare al miglioramento degli ambiti operativi del decoro cittadino, la cui utilità è funzionale alle azioni di potenziamento permanente del sistema di accoglienza delle presenze in occasione e conseguenti allo svolgimento del Giubileo». Che poi fiori e arredi arrivino ad Anno Santo già abbondantemente terminato, poco male.
LE INTENZIONI
L’amministrazione di Virginia Raggi aveva deciso di puntare su 23 nuovi interventi, da finanziare proprio con alcune risorse del Fondo giubilare non utilizzate. Piccolo problema: il tempo è finito, visto che per questi progetti le procedure amministrative andavano necessariamente «avviate nel periodo giubilare», ossia fino al 20 novembre. Tra le voci da finanziare, l’esecutivo capitolino prevedeva di stanziare cinque milioni per la manutenzione delle alberature, quattro per il «verde orizzontale» (ossia prati e giardini), 4,7 per la manutenzione delle strade di competenza dei Municipi, 4,6 per le caditoie da pulire e liberare da foglie e detriti vari, 3,3 per la segnaletica stradale, un milione per le piste ciclabili, 550 mila euro per «l’incremento dei posti di accoglienza per minori stranieri non accompagnati». Per questo Giubileo, ormai, toccherà farne a meno.

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