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Frosinone, ok dai sindaci all’Atto aziendale. Ma Cassino e Sora votano no

ospedale_spaziani_530x400Con 51 voti favorevoli, su 56 presenti, ieri l’assemblea dei sindaci della sanità della provincia di Frosinone ha approvato il nuovo atto aziendale. O meglio le integrazioni al documento che pianifica l’offerta sanitaria in provincia di Frosinone. Le novità? I distretti sociosanitari restano quattro, così come chiesto dai sindaci e come accordato dal commissario Asl Luigi Macchitella. Restano dunque le quattro macro-aree di Frosinone, Cassino, Sora e Anagni-Alatri mentre la prima bozza, esaminata dai sindaci qualche giorno fa, prevedeva l’accorpamento da quattro a soli due distretti. Per l’Ospedale Fabrizio Spaziani del capoluogo il Dea di II livello non è ancora alla portata ma sono stati compiuti due passi in avanti per avvicinare l’agognata qualifica, ovvero l’istituzione della Neurochirurgia e della Radiologia interventistica che, insieme alla già esistente Emodinamica (in via di potenziamento con l’Unità di Trattamento Neurovascolare), vanno a dotare lo Spaziani di tre delle quattro specialità di base che i decreti commissariali regionali prevedono come necessari per il riconoscimento del Dea di II livello (che ad oggi è assegnato al Goretti di Latina). Per il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani è un risultato importante, che va oltre il riconoscimento formale. «Fino a due anni fa – ha commentato ieri – non avevamo neppure la speranza di riuscire a disegnare e realizzare un dipartimento di emergenza in grado di intervenire su ictus e infarti, come da tempo avveniva a Latina. Con l’Atto aziendale approvato due anni fa e con le modifiche di oggi, potremo ora contare su specialistiche che, al di là della qualifica di I o di II livello, daranno la possibilità a circa mezzo milione di persone di evitare i viaggi della speranza a duecento km orari sull’autostrada. È bene, infatti, ricordare che il policlinico universitario di Tor Vergata, ove giungono buona parte dei nostri conterranei in caso di emergenza chirurgica, non ha il riconoscimento del dipartimento di II livello, ma può disporre di servizi adeguati ed essenziali, che fino ad oggi mancavano nel nosocomio del nostro capoluogo. Dopo l’apertura di questi nuovi reparti, che abbiamo deliberato oggi, avrà un senso la richiesta di riconoscimento alla Regione del Dea di II livello. Molto è ancora da fare, specie per Sora e Cassino, ma sembra che abbiamo imboccato la strada giusta per i cittadini del nostro territorio». Eh già, perché al dato sostanziale (l’approvazione dell’atto aziendale), si aggiunge quello politico, visto che ieri tra i voti contrari si sono registrati anche quelli di Cassino e Sora, città come Frosinone governate dal centrodestra. I sindaci Carlo Maria D’Alessandro e Roberto De Donatis avrebbero voluto potenziamenti specifici per i rispettivi ospedali, il Santa Scolastica e il SS Trinità. Nel caso di Cassino in particolare il sindaco aveva chiesto la riattivazione di Urologia e Neonatologia, indispensabili a suo dire per un Dea di I livello, ma la richiesta non è stata accordata. Per Sora, invece, il voto favorevole era vincolato al rafforzamento dell’unità operativa di Oncologia. «Inoltre – così De Donatis – abbiamo chiesto per Sora il Dea di I livello, peraltro una promessa fattaci in più occasioni, e la conseguente implementazione delle unità operative semplici di Endoscopia, Farmacia e Laboratorio Analisi. Ma Macchitella ha detto no». Ad ogni modo, oltre alle due nuove specialistiche previste per Frosinone, le novità inserite nel nuovo atto aziendale sono diverse. È previsto ad esempio lo sdoppiamento del reparto di Otorino, uno a Frosinone e uno a Cassino. All’ospedale di Anagni, poi, sarà posizionato il Presidio ambientale. Sarà luogo di coordinamento, ricerca e azione per la prevenzione e la diagnostica in relazione alle patologie generate dall’inquinamento ambientale. «Un atto di straordinaria innovazione» ha commentato ieri l’assessore regionale Mauro Buschini. Anche il Pd provinciale canta vittoria: «Con l’approvazione dell’atto aziendale – così il segretario Simone Costanzo – la provincia di Frosinone potrà finalmente usufruire in maniera costante e capillare di quelle specialità mediche che fino ad oggi costringevano utenti e familiari ad estenuanti viaggi verso la Capitale e fuori regione. Con l’approvazione di questo importante documento, fortemente voluto dal presidente Nicola Zingaretti, si tornerà ad investire, dopo anni di assoluto immobilismo sul nostro territorio».

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