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VITERBO – Primo parto in acqua a Belcolle

Ospedale Belcolle

Ospedale Belcolle

L’ospedale Belcolle di Viterbo festeggia il primo parto in acqua. A nascere così, lo scorso sabato, presso il reparto di Ostetricia e ginecologia, è stato un maschietto di quasi quattro chili. Il neonato ha sguazzato per i suoi primi istanti di vita in acqua per poi essere appoggiato sulla pancia della mamma dopo aver iniziato a respirare. Si è poi proceduto agli esami di ruotine per misurare i parametri di benessere, risultati ottimi, come l’equilibrio acido base, il cosiddetto ph. Sia il travaglio che il parto sono avvenuti in una vasca rivestita da un pvc monouso, tessuto non tessuto, che ha consentito di creare un ambiente esclusivo, protetto e adeguato sotto il profilo della sicurezza per la mamma e per il piccolino. Il travaglio è durato circa due ore e mezza e il parto è avvenuto in circa 25 minuti nonostante le dimensioni non certo piccole del neonato. L’acqua è stata mantenuta a una temperatura costante tra i 36 e i 37 gradi in modo da ricreare l’habitat naturale, il sacco amniotico, nel quale il feto è cresciuto e si è nutrito. Il ricovero è durato 48 ore al termine delle quali la nuova famiglia è tornata a casa.

“Queste informazioni – spiega Giorgio Nicolanti, primario del reparto di Ginecologia ed ostetrica di Belcolle – confermano quanto è ormai scientificamente provato e, cioè, che il parto in acqua comporta numerosi vantaggi. Tra questi la riduzione del tempo del travaglio e della nascita. Il primo parto in acqua a Belcolle è un importante risultato che abbiamo raggiunto in particolare grazie alle nostre ostetriche che, con entusiasmo, hanno reso possibile questa nuova modalità di assistenza che garantisce la riduzione dei tempi ma anche una fisiologica naturalità dell’evento, che è la cosa che entusiasma di più i futuri genitori. Questa esperienza positiva è da incentivo a percorrere la strada che abbiamo intrapreso e aggiunge un tassello in più alla nostra capacità di presa incarico delle donne della provincia che intendono partorire presso il complesso ospedaliero di Viterbo”.

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