Un regalo di Natale inaspettato - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Un regalo di Natale inaspettato

francesco_santamartaSono passati quattro anni da quel famoso “Buonasera” pronunciato dall’allora neo pontefice Francesco al Mondo. E da quel momento è scattata la voglia ,anche in chi scrive, di “sfiorare” per un momento questo Successore di Pietro. Certo, un’impresa ardua e dal sapore quasi “utopistico” ma per un credente “nulla è impossibile a Dio”. Così una sera ecco arrivare al sottoscritto un sms da parte del parroco di Sant’Ambrogio, Don Marco .Il messaggio informava i più stretti collaboratori che il giorno 6 dicembre alle ore 6,40 ci sarebbe stato l’appuntamento davanti al Palazzo del Sant’Uffizio per accedere a quella che è forse la Messa più familiare e riservata che il Santo Padre possa celebrare: la Funzione del mattino a Santa Marta. Dopo un veloce ma accurato controllo, il gruppo “Sant’Ambrogio”, formato da circa 25 persone, si è avviato nei “meandri” della Città del Vaticano accessibili a pochi fortunati. Giunti al complesso Santa Marta, la Sicurezza ha indicato ai presenti il percorso da seguire e dove disporsi all’interno della chiesa. Appena preso posto in seconda fila, il cerimoniere ha chiesto se ci fossero volontari per le letture ed il servizio liturgico. Regalo nel regalo per chi scrive, mia moglie ed io ci siamo trovati a fare entrambe le cose. E dopo pochi minuti Francesco ha fatto il suo ingresso nella cappella. Un uomo apparentemente affaticato che però non smette di portare avanti il Ministero Petrino che gli è stato affidato. Proprio quel personaggio che siamo abituati a vedere in televisione, scortato da forze dell’ordine ogni volta che si sposta, avvicinato da Capi di Stato, Primi Ministri, Ambasciatori e che smuove folle oceaniche ovunque vada, era lì a due passi da me. Al momento delle letture la voce ha “mostrato” una umana e positiva emozione. Lo stesso è successo per le mani che hanno “tremato” quando s’è giunti alla presentazione dell’Eucarestia ed al versamento dell’acqua su quelle del Pontefice. L’omelia del Santo Padre è stata la sintesi delle linee guida del suo pontificato; la parabola del Buon Pastore, il Vangelo di quel giorno,lo ha portato ad una riflessione sulla tenerezza di Dio e sulla voglia che il Signore ha di chiamare “Amico” tutti coloro che seguono una condotta di vita distante dai Suoi insegnamenti. Papa Bergoglio ha sempre seguito questa condotta con la semplicità e l’accoglienza da quel famoso “Buonasera”. Al termine della Messa, il cerimoniere ci ha invitato a rimanere seduti e aspettare. Pochi istanti dopo, ecco nuovamente Francesco, uscire dalla sacrestia vestito da Papa (ossia con abito bianco), passare accanto ai fedeli e sedersi proprio qualche metro dietro il mio posto. Certo che anche dare le spalle ad un papa, seppur involontariamente, non è da tutti! Un religioso silenzio ha avvolto i fedeli; il Santo Padre era tra il suo “gregge” a pregare senza barriere di sorta. Poi l’uscita dalla Cappella e il cordiale incontro con il parroco ed il suo collaboratore. La sorte e la “sfrontatezza” mi hanno portato in pole position! Al via di Papa Francesco tramite un affettuoso “Avanti” ecco l’incoronazione di un sogno tanto atteso per me e mia moglie. “Santità, è una gioia immensa poterla conoscere di persona! Le affido nella preghiera le nostre famiglie, tutte le persone che amiamo ed anche quelle con cui non riusciamo ad andare d’accordo”. Il suo gesto, sempre accompagnato dal sorriso è stato tipico di chi vuol far capire che quella è la giusta strada da seguire. Ovviamente, non poteva mancare un piccolo “show”. Con fare sincero e ridancianoho avuto l’ardire di esprimere il seguente desiderio: “Santità la posso abbracciare?” E la sua risposta è stata altrettanto spontanea ed in linea con il personaggio: “Certo che sì!”. Un tuffo pieno d’amore e d’affetto è stato il nostro abbraccio con lui. Ho avuto la sensazione di conoscerlo da sempre. Una persona che mette tutti a proprio agio. Un regalo di Natale dunque che né io né mia moglie ci aspettavamo certo di ricevere ma che, come detto ad inizio articolo, è stato possibile grazie alla capacità del Signore di aprire tutte le porte!

Stefano Boeris

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