Scende in campo De Vito: “Sono stati fatti degli errori” - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Scende in campo De Vito: “Sono stati fatti degli errori”

devitoAveva taciuto fino ad ora, ritagliandosi un posto defilato ma di assoluti prestigio ed equidistanza. Oggi improvvisamente rompe la consegna del silenzio e concede una intervista a Repubblica (chissà se la scelta è quella giusta). Prende le distanze dalla Raggi, fa capire di essere fuori dai giochi perversi che stanno affossando la giunta grillina, lancia una serie di messaggi. E’ disponibile? Pare di sì. “Avevamo detto a Raggi di allontanare Marra, finora fatti diversi errori”, dice.E ancora: “Sull’avviso decide Grillo. C’è l’ex braccio destro della sindaca dietro al dossier contro di me? Se fosse vero sarebbe gravissimo”. Parliamo di Marcello De Vito, il più votato dei grillini, presidente del consiglio comunale, praticamente assessore al commercio della città metropolitana. Se parla, ora, un motivo ci deve essere, per la prima volta esce allo scoperto denunciando gli “errori fatti”. Il bilancio? “Sapevamo, quando siamo stati eletti, che non sarebbe stata una passeggiata. L’Oref è un organismo che va rispettato e che ha fatto i suoi legittimi rilievi, basati però su criticità create dalle passate amministrazioni che ci hanno lasciato un buco di 13 miliardi. Tra l’altro segnalo che, da quando governa il M5S, Roma ha ricevuto spazi di finanza molto inferiori rispetto agli anni scorsi, per di più concessi solo a dicembre. Mi auguro che il governo non voglia giocare una battaglia politica sulla pelle dei romani e si possa avviare un corretto dialogo nell’interesse della città”. E Marra? “Ho visto Marra una sola volta nel corso della scorsa consiliatura, insieme con Romeo e Frongia. Era il 2013, dunque ben prima che fosse nominato vicecapo di gabinetto della sindaca. Non lo frequentavo. Non ci sono mai andato a pranzo né a cena, men che meno sulla terrazza Caffarelli. Di solito mangio un panino con il mio staff. Non è un segreto che alcuni di noi avessero avvertito Virginia sull’opportunità di trattenerlo in un ruolo di assoluta vicinanza con lei”.

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