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PIAZZA NAVONA – Pittori di strada contingentati: saranno solo 25

piazzanavonaVenticinque, non una di più. Le esigenze di tutela e decoro passano anche per la matematica. Per le postazioni dei pittori, ritrattisti e caricaturisti su piazza Navona, il Ministero per i Beni culturali ha pronto già il primo schema del nuovo regolamento. Le concessioni di commercio ambulante all’ombra della Fontana dei Fiumi del Bernini, dunque, non potranno aumentare, ne’ tanto meno avranno il via libera a bissare le 52 concessioni previste dal vecchio bando del 2002. Le postazioni, inoltre, saranno assegnate da una commissione esaminatrice che valuterà e selezionerà la qualità degli aspiranti pittori. I lavori del nuovo commissario del Mibact chiamato dal tribunale (la sentenza risale al 13 gennaio) procedono, mettendo a fuoco le prime discipline.
IIl caso è quanto mai spinoso: risolvere d’urgenza il pasticciaccio brutto degli artisti en plein air della piazza-gioiello su cui il Campidoglio, che ne resta il diretto responsabile, è risultato inadempiente agli occhi dei magistrati. Il caso viene da lontano: un bando, e relativa graduatoria, fermi al 2002, gli ultimi tentativi nel 2015 della Commissione commercio del Campidoglio, presieduta da Orlando Corsetti, di porre vincoli stringenti, i tentativi vanificati del I Municipio per cercare di ripristinare il decoro, nessuna direttiva ufficiale che imponesse regole e divieti, l’assedio graduale degli ambulanti, ma soprattutto i ricorsi al Tar da parte dei pittori. Sono proprio loro che, orfani delle postazioni, hanno innescato una vicenda giudiziaria risolta dal Tar col commissariamento di piazza Navona. Dopo la riunione di insediamento (lo scorso 19 gennaio) con il personale tecnico del Comune di Roma, sta procedendo spedito il lavoro del dirigente del Ministero per i Beni culturali e per il turismo Caterina Bon Valsassina, alla guida della direzione generale Archeologia, Belle Arti e paesaggio. Come assicurano dal Collegio Romano, «chiuderemo certamente entro i tempi previsti dal giudice». Vale a dire, entro la metà di marzo.
Documenti alla mano, il commissario seguirà le linee guida indicate dagli uffici della Soprintendenza statale che ha disciplinato negli ultimi anni le occupazioni di suolo pubblico in centro storico, in aree sottoposte a vincoli di tutela. Come ricorda la consigliera municipale Nathalie Naim: «Quello che è certo è che al tavolo sul decoro la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio ha decretato che a piazza Navona non possano esserci più di 25 postazioni e che questo tipo di attività ambulante debba essere svolto a piazza Navona, mentre nessuna postazione è prevista a Trinità dei Monti. Qualsiasi norma o concessione si deve basare su questo parere vincolante», precisa la consigliera. Tant’è che al Collegio Romano confermano: «Il regolamento indicherà quanti pittori potranno esercitare su piazza Navona. Le postazioni saranno 25, e non aumenteranno. E sarà prevista una commissione esaminatrice che valuterà quali pittori hanno diritto alla concessione». Compito del commissario, ribadiscono dal ministero, è quello di presentare al giudice una relazione con uno schema di regolamento che il Comune dovrà promulgare secondo un iter articolato, con due step aggiuntivi di Consiglio comunale.

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