Uccide la ex a colpi di pistola e si suicida - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Uccide la ex a colpi di pistola e si suicida

Cadaveri in auto nel Viterbese, forse era incontro per chiariremento

viterbo_giovaniI corpi di due giovani – un ragazzo e una ragazza – sono stati trovati ieri pomeriggio all’interno di un’auto lungo la strada Valleranese, in provincia di Viterbo. Da una primissima ricostruzione si ipotizzerebbe un omicidio-suicidio. Il ragazzo avrebbe prima sparato dei colpi di pistola verso la giovane e poi si sarebbe tolto la vita. Si erano lasciati da poco e forse si erano incontrati per un chiarimento, secondo le prime testimonianze. Sul posto il 118 e i carabinieri, che indagano sulla vicenda. Dalle primissime informazioni sembra che il giovane sia di Amelia, in provincia di Terni, e la ragazza della provincia di Viterbo.

All’ultimo appuntamento si è presentato con due pagine scritte al computer. Una sorta di testamento, nel quale la sua Silvia era d’accordo nel farla finita, al punto di chiedere, come ultima volontà, quella di essere cremata insieme con il fidanzato. Ma secondo i carabinieri quella di Francesco Marigliani, 31 anni, era solo una messinscena prima di farla finita. Prima di sparare — ieri pomeriggio alle 16 — un colpo di pistola alla testa della sua ex, Silvia Tabacchi, 30 anni, e poi rivolgere l’arma acquistata solo giovedì (una Glock calibro 9) contro di sé, uccidendosi. Un altro femminicidio, questa volta nel Viterbese, sulla via Vasanellese, che collega Orte con Vasanello. A scoprire i corpi dei due ragazzi nell’abitacolo della Mégane di lei è stato un ciclista che aveva udito tre spari provenire da quell’auto ferma in uno slargo vicino a una cava e a un agriturismo. Un luogo simbolico forse per la coppia che dopo essere stata insieme per tanti anni si era lasciata da qualche tempo.

 Il piano

Lei, appena laureata e con un master da frequentare, lavorava a Roma e faceva la pendolare. A Vasanello la conoscevano tutti. Figlia di un ingegnere — che si è precipitato con la moglie a riconoscere il corpo della figlia —, nipote dell’anziano maestro del paese. Da un po’ aveva un nuovo ragazzo, che ha avvisato prima di incontrarsi con l’ex. Sperava fosse l’ultimo confronto con lui prima del distacco definitivo, ma Francesco pensava evidentemente a una fine diversa. Si è presentato in moto con la pistola in tasca. Solo mercoledì scorso aveva ottenuto il porto d’armi per uso sportivo. Per gli investigatori del comando provinciale di Viterbo è uno dei tanti indizi che confermano come il giovane ferroviere, di Amelia (Terni), avesse progettato l’omicidio-suicidio da settimane.

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