VITERBO - Il teatro dell’Unione riconsegnato alla città - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

VITERBO – Il teatro dell’Unione riconsegnato alla città

teatro_4105Una data da ricordare quella di ieri, 13 giugno, quando il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini ha riconsegnato alla città di Viterbo il teatro dell’Unione, chiuso ormai da anni. Opera dell’architetto Vespignani, costruito nel 1850, con 600 posti, è stato nel pomeriggio di ieri riaperto, dopo anni di lavori, vicende giudiziarie e restauri vari. Il tutto dopo una spesa di 3 milioni e mezzo di euro, tra fondi regionali e comunali. All’evento di ieri è anche intervenuto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti accompagnato, oltre che dal sindaco, dall’assessore ai Lavori pubblici Alvaro Ricci.
Il teatro risplende dei colori rosso chiaro e scuro a contrasto con il grande sipario blu, dietro il quale vi è il palcoscenico attrezzato con tecnologie all’avanguardia e sul quale si erge lo stemma di Viterbo. Tinte pastello per le pitture allegoriche che abbelliscono la cupola e le pareti intorno. Da oggi, mercoledì, il Teatro sarà aperto per le visite guidate alla cittadinanza e il 4 luglio si terrà un concerto di inaugurazione con la Banda dell’Aeronautica Militare.
Il sindaco Michelini ha ricordato la nascita e la storia dell’Unione, dopo aver ringraziato l’intervento della Regione Lazio per la sua offerta culturale che ha permesso, con i fondi della Comunità Europea, di riaprire il teatro. “Questo teatro, dopo tanto freddo, deve acquisire il calore della gente – ha affermato il sindaco – Non abbiamo voluto il taglio del nastro ma un’operazione popolare, le persone comuni devono prendere possesso di questo luogo. Ogni cittadino deve sentirsi un po’ proprietario come se fosse la sua casa e deve ospitare amici e farlo conoscere a chi viene da fuori”.
L’asssessore Ricci ha, quindi, illustrato i lavori effettuati, ringraziando le imprese che si sono succedute nei lavori di ristrutturazione ed il restauratore Emanuele Ioppolo che ha ripristinato i dipinti del soffitto tramite l’impalcatura dell’impresa Fiorillo, a 20 metri di altezza. Ha poi riassunto i lavori: primo stralcio (2005) per 500 mila euro, ritinteggiatura dei prospetti esterni su Piazza Verdi e su Via Rosselli e alcune opere di impermeabilizzazione; secondo stralcio per circa 2 milioni di euro che ha riguardato la parte impiantistica con la vasca antincendio, parziali impianti di climatizzazione ed impianti elettrici, lavori durati quasi 2 anni e mezzo.
L’ultimo stralcio è quello che ha completato questi impianti e che ha realizzato il traliccio nascosto dal sipario (si apre con un telecomando) e mostra tutta la maestosità. Nei teatri normali ci sono le quinte qui invece è nella sua interezza il palco di circa 400 metri quadri (il terzo palco più grande d’Italia) ampliato di altri 100 metri con prolunghe mobili. La fossa dell’orchestra è integra ed è stata ampliata e potrà ospitare fino a 40 orchestrali. Tutti questi stralci ammontano a 6 milioni di euro.
“Un’impresa ciclopica – ha evidenziato l’assessore Ricci – quella del traliccio in legno che serve a movimentare le scenografie e a sorreggere tutta l’illuminotecnica e impiantistica. E’ un’opera complessa che ha un’altezza dal palco di 18 metri. Per il concerto d’apertura del 4 luglio provvederemo a delimitare il sipario con delle quinte prospettiche. Un ringraziamento alla Regione Lazio che ha autorizzato il ribasso d’asta. L’impresa ha fatto un ribasso d’asta del 28%, di circa 600mila euro che utilizzeremo per sistemare il Ridotto dal punto di vista sismico. Altro ringraziamento a tutto il Consiglio comunale e all’assessore Luisa Ciambella per il progetto di co-finanziamento per il teatro approvato all’unanimità (un milione e cinquanta dalla Regione Lazio e circa un milione dal Comune di Viterbo)”.
Le conclusioni sono spettate al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha evidenziato :“In un bilancio pieno di buchi noi abbiamo investito 10 milioni di euro per riaprire i teatri di questa provincia. Oltre a Fabbrica di Roma, Montalto e Terracina, sono stati finanziati teatri a Vallerano e Vignanello e cinema come quello di Vitorchiano, Vasanello. Un’offerta culturale regionale molto importante. Non ci fermiamo qui : questo teatro è una piccola perla ed è stata importante riaprirla alla funzione, ora dobbiamo trattarla come tale. I teatri sono belli e sono vissuti da cittadini per fruire di buona cultura. Faremo di tutto affinché la ruota di questa meraviglia cominci a girare nel verso giusto. Questa proposta culturale alla città avrà una risposta straordinaria. Questa città ha tanti eventi che si avvicendano durante l’anno, ora ha un polmone permanente che lo dobbiamo insieme far vivere”.

Wanda Cherubini

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login