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INCENDI – Raggi al contrattacco, la sindaca vuole le telecamere sui campi rom

roghi-tossici-2Roma brucia e tutti sanno perchè. Dopo aver preso sottogamba il problema la giunta grillina cerca di reagire come può. Il contrasto ai roghi tossici? Cinquecenomila euro per 15 telecamere da puntare sugli insediamenti rom più popolosi della Capitale L’annuncio della Raggi è arrivato ieri, nel corso dell’audizione in commissione parlamentare periferie. Un’occasione per chiedere fondi al governo (“Servono 1,8 miliardi all’anno e poteri speciali”) e per fare il punto su un’emergenza, quella degli incendi dolosi, con tutta probabilità presa sotto gamba fino alla sua conclamata deflagrazione. Nel giorno in cui il governatore Nicola Zingaretti ha presentato un bando da 3 milioni di euro per la prevenzione dei roghi boschivi e chiesto ufficialmente a Palazzo Chigi lo stato di calamità per la siccità e i suoi effetti collaterali, si scopre che il Campidoglio era già stato messo sull’attenti dai propri legali. E in tempi utili per evitare o quantomeno limitare i danni: nel gennaio 2016, l’Avvocatura capitolina aveva già allertato il commissario Francesco Paolo Tronca. Il prefetto, a sua volta, ha poi lasciato in eredità all’amministrazione grillina tutti i fascicoli rimasti aperti per oggettiva mancanza di tempo.

Il fascicolo sui roghi tossici aperto sulla scorta di un’interminabile serie di denunce, esposti e segnalazioni dei residenti del quadrante Est al Comune è pesante, gli avvocati del Campidoglio – lo racconta la Repubblica chiedono “una politica pianificatoria di lungo respiro” e “l’adozione di atti extra ordinem”.
In ballo c’è la salute dei cittadini e la prospettiva di doversi trovare a difendere l’indifendibile. Con chi se la dovrebbero prendere i cittadini se non com l’amministrazione capitolina? Tutto caduto nel nulla. Il piano di emergenza di Palazzo Senatorio è fermo al 2008 e non è stato ancora adeguato alle nuove linee guida regionali. Neanche i contributi della Pisana, utilizzati dal 90 per cento degli altri comuni laziali entro lo scorso 5 dicembre, hanno cambiato le carte in tavola: nessun aggiornamento. Sul verde c’è la circolare partita dalla scrivania del prefetto : servono interventi urgenti per evitare che l’incuria funga da innesco a nuovi incendi e il Comune, suo malgrado anche a costo di dover ricorrere ad affidamenti diretti, dovrà adeguarsi.

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