Il grillino Sgandurra presidente dell’Agenzia di controllo sui servizi. Insorgono le opposizioni - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il grillino Sgandurra presidente dell’Agenzia di controllo sui servizi. Insorgono le opposizioni

carlo-sgandurra-2Nuova polemica sulle nomine in Campidoglio. Oggi l’Assemblea capitolina ha eletto, con 27 voti favorevoli, Carlo Sgandurra come nuovo presidente dell’Agenzia per il Controllo della qualità dei servizi, un organismo che si occupa di monitorare le performance delle aziende municipalizzate del Comune e il funzionamento dei servizi pubblici locali. Visionato il profilo di Sgandurra, le opposizioni hanno deciso di non prendere parte al voto in Aula, sostenendo che “il controllato non può scegliere il controllante”. Sgandurra, con una carriera tra Anas, forze dell’ordine e incarichi a Palazzo Chigi, sarebbe infatti vicino ai 5 Stelle. Il capogruppo M5S in Campidoglio, Paolo Ferrara, ha però replicato: “La nomina è avvenuta nel pieno rispetto del regolamento”.

Ma lo scontro è proseguito. “Attivista del M5S, eletto presidente di un organismo di garanzia di Roma Capitale – l’affondo del consigliere dem capitolino, Marco Palumbo – è come eleggere Dracula garante dell’attività dell’Avis. Nessuna garanzia di terzietà e di trasparenza sull’attività del nuovo presidente dell’aAenzia targata M5S. La giunta Raggi riserva un’altra poltrona agli amici degli amici e rende questo organismo di controllo del tutto privo di credibilità”. “Sgandurra nominato da M5S a capo dell’Agenzia di controllo dei servizi pubblici di Roma. Alla faccia dell’imparzialità”, gli fa eco la capogruppo Pd in Campidoglio, Michela Di Biase. Critici anche da FdI: “E’ una pantomima. La maggioranza nomina il suo organo di controllo, sarebbe stato meglio abolire l’agenzia a questo punto”. Mentre Alessandro Onorato della Lista civica Marchini ha votato scheda nulla.

“Ancora una volta gli esponenti del Pd hanno palesato un atteggiamento immaturo e privo di qualunque costrutto critico – la replica su Facebook di Ferrara – la nomina di Sgandurra è avvenuta nel pieno rispetto del regolamento e di una delibera approvata da quest’Aula poco più di due mesi fa. Un atto, è opportuno ricordarlo, che ha risposto a una precisa esigenza di razionalizzazione ed efficientamento di questa Amministrazione, realizzata attraverso il taglio di ben due poltrone e relativi compensi. È evidente che questa nuovo corso dia fastidio a qualche habitué dello status quo precedente, caratterizzato da ingenti sprechi di risorse e di denaro pubblico. La nostra lotta a tutto questo proseguirà senza sosta”.

La modifica dell’organo, infatti, era stata disposta con una delibera votata a fine giugno che prevedeva la riduzione del numero dei componenti da 3 a 1. “State modificando l’assetto dell’Agenzia, è diventato un organo monocratico – ha detto Stefano Fassina, consigliere capitolino di SinistraxRoma – in un sistema che abbia un minimo di senso sul piano democratico e rispetto per le funzioni che deve svolgere il consiglio si deve trovare una modalità affinché l’opposizione possa essere coinvolta nella nomina dell’unica figura che dirige l’Agenzia

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