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Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Venticinque anni di Irccs. E sulla Fondazione S.Lucia fioccano le promesse (elettorali?)

fondazione-santa-luciaHanno lasciato la Fondazione S.Lucia a soffrire per mesi, a crogiolarsi nell’angoscia di non poter garantire la raffinata assistenza ai pazienti e di non poter pagare gli stipendi ai quasi mille operatori specializzati che a diverso titolo lavorano all’interno del’Istituto. Poi improvvisamente tutto cambia e la struttura di via Ardeatina, eccellenza europea nel campo della neuroriabilitazione diventa l’oggetto del desiderio e della attenzione della politica. Si è voluto celebrare con la giusta importanza i 25 anni di Irccs, il quarto di secolo trascorso dalla attribuzione del prestigioso e impegnativo riconoscimento invitando a festeggiare tutti coloro che hanno avuto un ruolo in questa operazione, pazienti ed ex pazienti compresi; ed è arrivata la politica, quella con la P maiuscola a promettere mari e monti, ad impegnarsi di fronte alle telecamere per accompagnare il difficile presente e il glorioso futuro della Fondazione S.Lucia. Ad assicurare quello che non hanno saputo o voluto fare nel passato recente e remoto. C’è un contenzioso in piedi, c’è un pregresso complicato, c’è un ridimensionamento di budget che impedisce di portare avanti quel tipo di assistenza e di riabilitazione neuromotoria che pochi centri oltre al S.Lucia sono in grado di dare. Servivano da mesi, da anni, quei due-punti per lavorare con tranquillità, per crescere ancora nella cura di pazienti affetti da patologie particolari, per rimettere in piedi comatosi e post-comatosi, soggetti colpiti da ictus, per contrastare malattie neurodegenerative come Parkinson e Sclerosi Multipla. Improvvisamente in questo venticinquesimo anniversario si sono aperte le acque. Il presidente della Regione Zingaretti si è impegnato a comporre il contenzioso (quell’ennesimo tavolo che langue da mesi senza vie d’uscita), a rimettere il corsa il S.Lucia, a sostenerlo in ogni modo, a porlo al centro del sistema sanitario laziale. E il ministro della salute Lorenzin ha fatto altrettanto, annunciando di aver accantonato 11,5 milioni di euro fuori bilancio proprio per la Fondazione di via Ardeatina e di aver messo a punto un meccanismo che consentirà alla eccellenza del S.Lucia di essere garantita per il futuro. Troppo facile, la campagna elettorale è già cominciata, non si sa ancora chi sarà ufficialmente candidato e per chi, ma la corsa ad accaparrarsi il bacino di voti che l’istituto di via Ardeatina può assicurare è partita. In sala, assieme a numerose autorità, c’era silenziosa e distaccata l’on Lombardi, cinque stelle. La candidata alla Regione per il Movimento. Ignorata dai giornalisti è rimasta ad ascoltare. Prima o poi dovrà dire la sua sull’argomento.
Raccontiamo di seguito quel che hanno detto e promesso Lorenzin e Zingaretti così come hanno riportato le agenzie. Perché resti traccia. Valgono le parole e anche le virgole in questi casi, ogni ricostruzione parziale potrebbe essere fuorviante. In ogni caso si commentano da sé.

BEATRICE LORENZIN/
«Abbiamo accantonato dalla legge obiettivo 11,5 milioni di euro per la Fondazione S.Lucia di Roma, a supporto anche della Regione Lazio». Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante la celebrazione per il 25/o anniversario del riconoscimento Irccs alla Fondazione S.Lucia. Il ministro ha spiegato che si sta lavorando per il finanziamento statale non solo per la parte relativa alla ricerca, ma anche per la parte traslazionale, ossia la fase in cui l’oggetto della ricerca viene realizzato tecnicamente. «La ricerca è una delle priorità del Paese – ha continuato Lorenzin – uno dei lavori importanti da sviluppare in relazione all’attività della fondazione e degli altri istituti che si occupano di riabilitazione riguarda la cosiddetta fascia intermedia, ossia i codici tariffari intermedi, che riguardano il periodo che intercorre tra il momento post-comatoso del paziente e la riabilitazione. In questo momento continua a mancare l’assistenza nella fase intermedia». «Ci sono troppi ambiti di disuguaglianza, la recessione ha creato feriti gravi, c’è bisogno di curarli» ha detto il ministro Lorenzin. E ha aggiunto che essendo la situazione economica evidentemente migliorata, bisogna riancorare la spesa sanitaria alla crescita del Pil. «Mi rimetto l’elmetto e continuo a combattere nell’ambito della legge di bilancio per il Fondo sanitario nazionale» ha concluso.
NICOLA ZINGARETTI/
«I 25 anni di questo Istituto sono l’occasione per dare sicurezza e parlare dei prossimi 25 anni che dovranno essere anni di serenità, di crescita, di nuove sfide da affrontare insieme». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti partecipando alle celebrazioni per il 25° anniversario del riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico alla fondazione Santa Lucia. Nel corso del suo intervento Nicola Zingaretti ha ricordato l’intesa che «il Lazio sta portando avanti settore della sanità, nella nostra regione, ma anche in questa bellissima capitale». Secondo il presidente della Regione Lazio: «Il futuro di Roma è anche una scommessa per rinnovare, in tutti i campi, e sostenere le sue grandi potenzialità. Roma è anche capitale europea della ricerca, dell’università, della scienza». Il presidente della Regione Lazio ha ricordato ancora che «il Santa Lucia è uno di quegli istituti sui quali la Regione Lazio deve poter scommettere. Dieci di questi 25 anni, che oggi festeggiamo, sono stati vissuti all’interno di una regione devastata dal commissariamento della sanità -ha ricordato ancora Nicola Zingaretti-. Ma insieme ce la stiamo facendo, anche grazie ad un lavoro con i ministeri affiancati, con il Mef e il ministero della Salute. Un lavoro che non è stato all’insegna della polemica -ha tenuto a sottolineare- ma della massima volontà di ascolto». Secondo il presidente della Regione Lazio quello che è realmente importante, all’interno di un equilibrio di bilancio, è che il Lazio è stato, tra le regioni italiane quella che ha fatto il balzo in avanti più significativo riguardo ai Livelli essenziali di assistenza. Si è messa sotto controllo la spesa -ha sottolineato Zingaretti- ma si aumentano al contempo gli esiti della qualità delle cure accanto al superamento del blocco del turnover. «Ora possiamo guardare al futuro -ha annunciato- segnato dalla cooperazione, dalla costruzione, e per fortuna, anche dagli investimenti sul lavoro. Nel modello futuro di sanità regionale che dobbiamo costruire mi sento di dire che possiamo garantire all’Istituto Santa Lucia il futuro che merita». E sul tema delle ‘tariffè ha poi spiegato ancora: «Con il governo, con il ministero -ha detto- nel tavolo che abbiamo costruito insieme c’è un accordo di fondo per individuare tariffe intermedie che al più presto possibile possano dare certezza, futuro, sostenibilità al sistema. A questo punto chiediamo, anche per far fronte al numero dei malati che vanno via dalla regione perché non hanno opportunità -ha spiegato Zingaretti- ricostruire da subito un collegamento funzionale tra tutti i reparti di terapia intensiva del Santa Lucia, per fare in modo che, dove c’è bisogno l’istituto possa essere al servizio ed integrato all’interno della rete assistenziale». «Bisogna assolutamente agevolare, -ha spiegato ancora il presidente della Regione Lazio – con una proposta, che in tempi brevissimi dobbiamo attuare una perfetta integrazione della fondazione all’interno, lo ripeto di una rete assistenziale nuova che abbiamo previsto negli atti approvati da tutte le Asl. Il Santa Lucia deve diventare realmente il punto di riferimento di tutte le strutture della nostra regione sulle terapie intensive. Il sistema ne ha bisogno».

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