VITERBO – Arriva il manager della sicurezza

Una nuova figura in grado di garantire una maggiore sicurezza della città. E’ quella presentata questa mattina da Fratelli d’Italia. Si tratta del “manager della sicurezza”, progetto sviluppato grazie al contributo di Carlo Maria Scipio. A presentarlo i consiglieri comunali di FdI Gianluca Grancini e Claudio Ubertini, il portavoce provinciale del movimento Giuseppe Talucci Peruzzi e Giampiero Monti, responsabile del dipartimento . Una figura particolarmente necessaria a Viterbo, una città ormai preda del degrado e della criminalità diffusa, come hanno sottolineato i rappresentati di FdI. Il consigliere Giuseppe Talucci Peruzzi ha spiegato: “La sicurezza urbana non si può lasciare al mero dibattito destra contro sinistra. Sicurezza è libertà di esprimere se stessi. Da un’indagine del Sole 24 Ore risulta che i reati denunciati nel 2016 sembrano diminuiti del 7%, mentre per Viterbo solo meno del 4%. Vero che molti reati non vengono denunciati, ma comunque a Viterbo va meno meglio rispetto alla media nazionale. Ci sono zone come Prato Giardino, Sacrario, viale Trento, San Pellegrino, in cui la sicurezza non è attenzionata come dovrebbe. Il ministro Minniti ha emanato la legge 48 del 21 aprile 2017 che disciplina la sicurezza nelle città e che amplia di molto le competenze del Comune, anche in maniera innovativa dando alla giunta e al sindaco un ruolo attivo. Soprattutto in materia di urgenza nel momento in cui si riscontra un problema in modo tempestivo, coordinandosi con le forze dell’ordine, si può fare un patto con prefetto, forze ordine e associazioni di categoria al fine di regolamentare in maniera certa una problematica. Il sindaco, oltre a questi patti, può fare ordinanze, emettere i Daspo Urbani. Attività che prima non c’erano. Potrebbe secondo noi così nascere il manager urbano della sicurezza, una persona altamente competente che coordina, segnala, propone, interagisce con tutte le forze per rispondere in maniera veloce a situazioni potenzialmente pericolose. Oltre a questo il manager può essere di raccordo tra semplici cittadini e le forze armate o il sindaco stesso”.

Il consigliere FdI-An Claudio Ubertini ha aggiunto: “Questo decreto del 2017 per Viterbo non ha avuto alcun effetto. La situazione della città peggiora di giorno in giorno. Vediamo a Prato Giardino giornalmente arresti per spaccio di droga, risse in pieno centro storico. L’amministrazione Michelini non ha messo in atto alcuna azione, anzi ci ha risposto che i reati sono diminuiti. Forse ha ragione, ma non nello stesso modo che nel resto d’Italia”.

In conclusione, il consigliere comunale Fdi-An Gianluca Grancini ha ribadito: “Tutte le settimane si assiste a risse, spaccio, con i titolari dei bar o chi ci abita che non sa più cosa fare, addirittura non si esce di casa la notte. Questa legge dà la possibilità al sindaco di andare a risolvere queste situazioni, mettendo, ad esempio, postazioni fisse dei vigili. Le risorse per fare ciò ci sono”.

Il responsabile del dipartimento sicurezza Fdi-An Luogotenente Giampiero Monti, medaglia d’argento al valor militare per i fatti del 2 luglio 1993 presso il checkpoint Pasta in Somalia e medaglia d’oro quale vittima del terrorismo, ha evidenziato: “Pur appartenendo alle forze armate mi sono spesso trovato a fare da collegamento tra FA e Forze dell’ordine. Viterbo, rientrando da un servizio all’estero, l’ho scelta perché la ritengo una delle zone più belle del centro Italia, ma è calata nel comparto sicurezza per stato di abbandono e disinteresse. Dobbiamo raccogliere proposte dei cittadini e presentarle al manager di sicurezza per tenere sempre aggiornato il sindaco. La legge 48 dà nuove possibilità al sindaco, pur mantenendo le competenze a Questura e Prefettura. Il cittadino ed il suo benessere sono le principali finalità di questo progetto”.

Wanda Cherubini