OSTIA: E ora punto e a capo - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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OSTIA: E ora punto e a capo

Nel X Municipio di Roma finisce 59,6% a 40,4%. Il prossimo minisindaco, sarà la pentastellata Giuliana Di Pillo, ex insegnante di sostegno di una scuola media diventata poi delegata al Litorale di Virginia Raggi

dipillo_raggiQuando le cose vanno bene su tutti i fronti a Roma si dice che l’acqua scorre giù per l’orto. Così la Raggi ed il Movimento 5 Stelle incassano anche la vittoria su Ostia, in quel X Municipio commissariato a causa del malaffare imperante sul Litorale e di quelle concessioni nate sull’onda di mafia Capitale. Il capolavoro della comunicazione pentastellata è stato il seguente: La candidata Presidente Giuliana Di Pillo ottiene una vittoria netta in tutti i quartieri del Municipio vincendo anche nelle roccaforti che dovevano essere del centro destra. E’ stato “l’effetto Raggi”. Un effetto che a Roma non funziona, visto che sono tutti arrabbiati, delusi, scoraggiati, dal semplice cittadino che vede la città non migliorare sotto nessun aspetto, ai commercianti stretti fra degrado dei luoghi ed affari in drastico calo, fino alla classe dirigente imprenditoriale della città che fatica a dialogare con interlocutori istituzionali che sappiano esprimere un indirizzo preciso sulle scelte che servono alla capitale. Idem per la galassia interna alla holding Roma capitale? stessa solfa. Il cambiamento annunciato, la rivoluzione sulla quale la Raggi ha preso il 70% dei consensi nessuno li vede. E i lavoratori delle società partecipate speranzosi di vedere nuove dinamiche meritocratiche e più efficienza nella gestione dei servizi resi alla città? Come sopra. Un voto a Roma, oggi, sarebbe a forte rischio. Ma torniamo su Ostia. Fuori dalla querelle sulla paternità dei voti presi dal Movimento, se dagli appartenenti al clan degli Spada, se dal centro destra, poco importa. Il dato oggettivo è che ora la Di Pillo sarà alla guida di uno dei territori più complessi dell’intera capitale. Non mancano le voci interne al Movimento romano che giudicano la neo presidente piuttosto debole. Già la conferenza stampa di presentazione della Di Pillo, fatta in barca sul mare di Ostia, sembrò ai cittadini più una scampagnata goliardica tra amici nel fine settimana che l’avvio di una campagna elettorale. E che dire della scena muta rimediata a La7 di fronte alla giornalista che gli chiedeva della palestra aperta dagli Spada, quella che era stato teatro della famosa testata? Non ne sapeva proprio nulla, se era stata sequestrata, se aveva la concessione, con quale titolo era stata riaperta. Una figuraccia. Eppure la Di Pillo è stata assunta dalla Raggi come delegata la litorale per la modica cifra di 44 mila euro all’anno. Avrebbe dovuto sapere e conoscere tutte le criticità di quel territorio soprattutto in vista della sua candidatura a presidente. Insomma, se il buon giorno si vede dal mattino non c’è da ben sperare sulle sorti del X municipio. Si tratta di un territorio in cui serve la capacità di saper governare i processi intessendo relazioni forti con le realtà sane che lo abitano, avendo la capacità di dialogare costantemente con le forze di pubblica sicurezza, con lo Stato centrale. Tutto ciò non sembra preoccupare più di tanto le truppe pentastellate. E c’è già chi parla di un Presidente ombra che di fatto guiderà il Municipio. Il candidato occulto potrebbe essere Paolo Ferrara ( quello della macchina di servizio usata fuori sacco) oggi capogruppo in Campidoglio, che su quel territorio si è fatto le ossa muovendo i primi passi politici sino ad approdare in aula Giulio Cesare. Potrebbe non bastare.

Cornelius

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