Tavolo per Roma, tutto qui Ci vuol altro per salvare la capitale - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tavolo per Roma, tutto qui
Ci vuol altro per salvare la capitale

Un obiettivo raggiunto, quello del protocollo sottoscritto tra Regione e Mise per sbloccare un fondo di garanzia di 100 milioni di euro per le aziende romane

tavolo_miseSi è concluso il nuovo Tavolo per Roma al Mise tra Regione, Campidoglio, Governo e sigle sindacali sullo sviluppo della Capitale. Praticamente si è discusso e basta, il momento delle decisioni e delle scelte è di là da venire. Il prossimo appuntamento? Prima di Natale, tanto non c’è fretta, le scelte di sviluppo industriale vanno valutate con calma.  “È un atto non solo simbolico, ma concreto perché interviene su un punto delicatissimo per il rilancio del sistema produttivo che è appunto l’accesso al credito – ha dichiarato Zingaretti – Ed è anche il primo segnale concreto che il tavolo è fatto di step che vanno ogni volta più avanti”. Focus particolare sull’hub aerospazio e su quello delle scienze della vita, che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – assente al primo incontro, ma presente al secondo meeting – ha tenuto a valorizzare. Roma e Lazio è noto, ospitano il più grande numero di aziende farmaceutiche in Italia e diversi centri di ricerca.E il terreno della farmaceutica è risultato spinoso a margine del Tavolo, quando il ministro Lorenzin ha accusato Raggi di aver fatto un grande errore escludendo Roma dalla corsa per ospitare l’Agenzia Europea del Farmaco: “Roma poteva veramente avere delle chances, ovviamente per farlo ci voleva una totale sinergia tra il Comune, la Regione e lo Stato, come si è dimostrato per il caso Milano”, ha dichiarato. Il sindaco ha risposto aspramente: “Noi eravamo a favore della candidatura di Roma. Evidentemente il ministro ha preferito candidare Milano con gli esiti che purtroppo sono a tutti noti. Se avesse candidato Roma avremmo avuto più chances”, ha affermato. Questo, va detto tra le righe, è il vero spirito che anima il confronto. Gli interessi della Capitale sono sullo sfondo. Vale la pena comunque di riassumere i primi diciannove progetti presentati prevedono:
l’accesso al credito delle Pmi romane con la firma di un Protocollo d’Intesa Mise-Regione Lazio che istituisce una sezione speciale del Fondo di Garanzia che agevolerà concessioni di credito aggiuntivo fino a 100 milioni di euro alle imprese localizzate a Roma e nel Lazio;l’innovazione e ricerca, con un piano che prevede investimenti e, fra le altre cose, un “welcome package” per studenti o imprenditori che scelgono di venire a Roma per aprire una azienda nelle zone degradate o periferiche della città ; il rilancio del turismo, potenziando le strutture ricettive e puntando ad attirare a Roma alcuni dei 50 eventi mondiali ancora in corso di assegnazione; l’hub dell’aerospazio per far crescere la filiera tecnologica romana e quello dello sport che va dal Parco del Foro Italico al Lungo Tevere fino a gli impianti sportivi periferici; lo sblocco di grandi cantieri come l’Ex caserma Guido Reni e gli ex Uffici delle Dogane a San Lorenzo, con investimenti complessivi di 260 milioni

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