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A Roma comanda la Lazio

inzaghiSebbene manchino ancora quattro mesi alla fine del campionato di Serie A 2017-18, le principali tendenze di questo torneo si stanno già definendo in maniera piuttosto chiara. A fine gennaio, mentre il Napoli e la Juventus sembrano aver già messo in atto una fuga rispetto alle avversarie, candidandosi de facto allo Scudetto nell’ambito di una probabile corsa a due per vincere il titolo nazionale, nelle zone dietro di loro la bagarre per i posti europei è comunque caratterizzata da una feroce battaglia per i posti Champions League. In questo campionato secondario, volendo utilizzare un eufemismo, sono coinvolte al momento l’Inter, la Lazio e la Roma, queste due in una sorta di derby a distanza per ottenere il quarto posto, l’ultimo disponibile per tornare nell’Europa che conta e quindi recuperare non solo del prestigio ma soprattutto delle liquidità importanti per il presente ed il futuro.

Dunque, mentre come da pronostici le due favorite al campionato fin da inizio stagione fanno il vuoto dietro di sé, lo spettacolo è riscontrabile immediatamente alle loro spalle, con le tre squadre prima menzionate che verosimilmente daranno vita a delle domeniche spettacolari e molto competitive. Finora, infatti, la classifica l’Inter terza a 43 punti e Lazio e Roma quarte rispettivamente con 40 punti, seppur entrambe con una partita in meno. Eppure, sebbene i giallorossi siano stati i vincitori dell’ultimo derby con il risultato di 2 a 1, in questo momento a Roma sembra dominare la squadra laziale allenata da un Simone Inzaghi capace di dare spettacolo e concretezza al suo gioco, inoltre la Roma sembra aver imboccato un tunnel senza uscita. Il tecnico piacentino, profondo conoscitore dell’ambiente e quindi delle dinamiche che lo circondano, è stato bravissimo a fare a meno dell’attaccante Keita Balde, ceduto in estate al Monaco, e anche a sopperire per varie mesi all’assenza di Felipe Anderson, probabilmente il giocatore più imprevedibile tra i suoi.

In effetti, proprio dalla sconfitta nel derby la Lazio ha iniziato una ripresa importante che l’ha vista non soltanto inanellare una serie di risultati positivi quanto soprattutto l’ha vista emergere come squadra dal potenziale offensivo più elevato del campionato. Passato dal 4-3-3 al 4-5-1, Inzaghi ha compreso di dover sfruttare le abilità geometriche e di rifinitore del centrocampista spagnolo Luis Alberto, un classico trequartista che a Roma sponda biancoceleste sembra aver trovato la sua dimensione ed è venuto fuori come l’ennesimo colpo dello scouting di Igli Tare. Insieme a lui in mezzo al campo svetta Milinkovic Savic, un centrocampista completo, fisico e dai piedi ottimi che oltre a servire molti assist è anche abilissimo a portare palla e ad andare in gol, come dimostrato nel 5 a 1 contro il Chievo, quando è andato a segno in due occasioni.

Eppure, se parliamo di potenza offensiva, il nome principale dell’attacco laziale è quello di Ciro Immobile, attuale capocannoniere con 20 reti e finalizzatore ideale della squadra di Inzaghi in quella che probabilmente è la sua migliore stagione di sempre. Con 53 reti a segno, la Lazio non soltanto spicca come il miglior attacco della Serie A ma in questo momento può vantarsi di dominare a Roma.

 

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