ON THE STAGE – Cinema, Musica e Letteratura i protagonisti del nostro palcoscenico radiofonico

Nei sontuosi saloni di Palazzo Ferrajoli di Roma, si è svolta la IV edizione del Premio Anita Ekberg, istituito nel 2015 dall’associazione culturale “L’Alba del Terzo Millennio”, presieduta da Sara Iannone, come omaggio all’icona felliniana della dolce vita romana scomparsa l’11 gennaio di quello stesso anno a Rocca di Papa. “Questa iniziativa è dedicata a tutti gli artisti – ha dichiarato Sara ai microfoni di “On The Stage” – per esaltare, rafforzare e divulgare la difesa della dignità del lavoro artistico”. Accanto ai nomi delle prime edizioni (ndr Lando Buzzanca; Barbara De Rossi; Francesco Maria Dominedò; Matteo Branciamore; Marco Leonardi; Sandra Milo; Walter Nicoletti; Maria Rosaria Omaggio; Silvana Pampanini; Daniela Poggi; Andrea Roncato; Elena Russo; Daniela Virgilio) si aggiungo quelli di quest’anno: Valeria Altobelli, Dario Bandiera, Fioretta Mari, Pietro Innocenzi, Cinzia TH Torrini, Saverio Vallone. Il trofeo, è stato ideato e realizzato in esclusiva per il Premio Anita Ekberg dallo scultore Valerio Valeri, e donato dalla Fondazione Di Paolo.

IL cinema è una passione anche di uno dei due ospiti musicali. Rhò, diminutivo di Rocco, un giovane classe 1982 che vive a Roma dove, oltre a produrre musica, si occupa di televisione e cinema. Dopo gli studi in conservatorio inizia a comporre musica, per poi frequentare il corso di composizione di Musica per Film alla Scuola Nazionale di Cinema. La sua passione lo porta a comporre per la moda, la televisione, il cinema. Ridley Scott lo chiama per il documentario e una sua canzone “As You Hope” diventa la colonna sonora per la campagna promozionale del film Killing Kennedy. Sorrentino lo corteggia per “The Young Pope” la serie Sky e HBO con Jude Law. Sul nostro palcoscenico radiofonico Rhò presenta il suo terzo lavoro “Neon Desert”. Sonorità scure e calde, un sound intenso e vibrante, un’elettronica emozionale, elaborata e avvolgente, “Neon Desert” arriva dopo 3 anni dal precedente “Nebula” e segna il passaggio da una dimensione più acustica legata alle sonorità del folk contemporaneo a un universo in cui il sound elettronico diventa dominante.

Di marchio più cantautorale il secondo ospite che sale sul nostro palcoscenico: Domenico Imperato. Con Del Mondo Il canto, ci presenta il suo album Bellevista. Il Premio De Andrè racconta ai nostri microfoni, dell’inevitabilità del destino, quasi recitando una preghiera dove le parole scorrono su un ritmo sincopato, che si divide fra le chitarre arpeggiate tipiche del cantautorato e un ritmo sostenuto, ricco di campionamenti e percussioni. Del Mondo Il canto, è accompagnato dal video realizzato dal regista Diego Gavioli, dove emerge un paesaggio in cui Imperato sembra respirare con fatica, bardato come fosse un palombaro fra i boschi, finché l’incontro con un essere misterioso sembra liberarlo dalla costrizione in cui si trova.

Prima di far calare il nostro sipario, ospitiamo uno scrittore emergente insignito del premio Flaiano. Mariano Sabatini, chiude questa puntata presentandoci il suo nuovo romanzo noir, “Primo Venne Caino”. Come il fortunato esordio ( ndr L’inganno dell’ippocastano), anche questo romanzo ha un protagonista formidabile e indelebile, Leo Malinverno – seduttore per natura, giornalista per vocazione, investigatore suo malgrado – alle prese in questo thriller d’autore con un serial killer spietato e sfuggente, detto “il tautatore”… Con abilità e stile Sabatini, ci racconta la nostra società e le sue ombre. Una lettura che difficilmente vi staccherete di dosso…

Fabrizio Silvestri