Strage Cisterna di Latina, moglie Capasso ha saputo la verità. Ora seguita da psicologi e familiari
La donna ricoverata in terapia intensiva al San Camillo non potrà partecipare a funerali a causa delle sue condizioni di salute. Era stata ferita gravemente dal marito carabiniere che si era suicidato dopo aver ucciso le figlie. Da ieri i medici della terapia intensiva l’avevano fatta uscire dal coma farmaceutico. Il legale: “Ci vorrà molto tempo prima che si riprenda”. Intanto procedono in parallelo le inchieste aperte dalla procura di Latina e quella interna dell’Arma. Entrambe dovranno chiarire le responsabilità di chi aveva dichiarato l’appuntato idoneo alla divisa e all’arma anche dopo le denunce della moglie nei suoi confronti a protezione di sé e delle piccole
Antonietta Gargiulo, la moglie di Luigi Capasso, il carabiniere che, dopo averla ferita con colpi di arma da fuoco, ha ucciso le loro due figlie di 8 e 14 anni e poi si è suicidato, è stata informata oggi della morte delle figlie. A informare la donna sono stati un team di psicologi e un familiare, con il supporto di un anestesista. In un primo momento la donna, che si trova ricoverata al San Camillo di Roma con la mandibola bloccata a causa dell’intervento subito e che può esprimersi solo tramite mimica facciale, non ricordava nulla di quanto accaduto.
E’ A CONOSCENZA DELLA TRAGEDIA FAMILIARE
La vittima ha poi preso coscienza della tragedia e ora sta elaborando quanto accaduto, seguita da un team specializzato di psicologi. Da ieri la donna non è più sedata ed è uscita gradualmente dal coma indotto. Il suo stato di salute migliora ma la prognosi rimane riservata. A causa delle sue condizioni fisiche la donna non potrà partecipare ai funerali delle figlie, che si terranno domani alle 11 nella chiesa di San Valentino a Cisterna di Latina.
SOLIDARIETÀ DA TUTTO IL PAESE
«La signora Gargiulo ora sa quello che è successo ed è supportata da psicologi ma soprattutto dalla famiglia. Ci vorrà molto, molto tempo prima che possa riprendersi». È quanto sottolinea all’Adnkronos il legale della moglie di Luigi Capasso, il carabiniere che, dopo averla ferita con colpi di arma da fuoco, ha ucciso le loro due figlie di 8 e 14 anni e poi si è suicidato. «Domani ci saranno i funerali delle bambine ed è stato proclamato il lutto cittadino a Cisterna di Latina -prosegue il legale- Devo dire che ho ricevuto tantissime telefonate di vicinanza da tutto il paese, donne, uomini con e senza figli. Domani ai funerali ci sarà tutto il paese. La signora ovviamente date le sue condizioni di salute non sarà presente ma ci saranno i suoi familiari. Ora bisogna solo aspettare, dovrà fare un bruttissimo viaggio dentro se stessa, un viaggio lungo che dobbiamo rispettare», conclude.
INCHIESTA PROCURA LATINA, I CARABINIERI “MASSIMA COLLABORAZIONE”
In relazione alla vicenda dell’appuntato dei carabinieri Luigi Capasso, una nota stampa del 1° marzo scorso diffusa dal comando generale dei carabinieri si legge: «L’Arma dei Carabinieri, che sta fornendo all’Autorità giudiziaria la massima collaborazione investigativa e ogni informazione in suo possesso, ha disposto per gli aspetti di propria competenza l’esecuzione di una rapida inchiesta, tesa ad accertare i fatti con puntualità e trasparenza». «Questa procedura, ulteriore rispetto al procedimento già avviato dall’Autorità giudiziaria, porterà a una completa conoscenza della vicenda e all’adozione dei provvedimenti che si renderanno necessari», precisa l’Arma. «La grave tragedia familiare avvenuta a Cisterna di Latina – si legge ancora nel comunicato – impone l’obbligo di verificare se le autorità gerarchiche e sanitarie competenti a valutare il comportamento e la condizione psicofisica dell’appuntato Luigi Capasso avessero elementi sufficienti per prevedere quanto purtroppo è accaduto, nonché se sia stato fatto tutto ciò che la legge consentiva a tutela della consorte e, per estensione, dell’intero nucleo familiare».
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