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Grande successo a Palazzo Ferrajoli per “MalinComico”, l’intenso libro di poesie di Mario Zamma

d applaudire i versi del famoso attore del Bagaglino, Franco Nero, Alessia Fabiani, Nicola Canonino, Manuela Villa, Antonio Zequila e molti altri

Mario Zamma e Alessia Fabiani

Mario Zamma e Alessia Fabiani

Grande successo a Palazzo Ferrajoli per “MalinComico”, l’intenso libro di poesie di Mario Zamma, edito da Bertoni, presentato giovedì 22 marzo dal “Salotto d’autore” di Sara Iannone.

La platea, visibilmente coinvolta dai versi di Zamma, ha raggiunto l’apice dell’emozione quando Franco Nero ha letto “La mia favola”.

Al tavolo dei relatori Fabia Baldi ha voluto sottolineare come Mario Zamma attraverso i suoi versi faccia della donna una regina andando controcorrente in questo momento di violenze e femminicidi ed ha ringraziato il Salotto d’autore di Sara Iannone “che è il più importante della capitale e ospita sempre nomi illustri della cultura”.

“Le poesie sono attraversate comunque da un filo di malinconia” – ha detto il professor Pier Paolo Segneri – e per poter leggere una poesia bisogna avere il cuore aperto”.

Per Jean Luc Bertoni, editore di MalinComico, “la poesia rompe il senso di solitudine universale e crea un rapporto speciale non tanto con l’autore quanto con il testo. Leggere di un uomo che sa amare è il più bel messaggio che oggi si possa dare”.

“Quest’esperienza mi ha permesso di raccontare una parte di me importantissima che era nascosta da tempo. Forse prima non capivo cosa succedesse” ha spiegato Mario Zamma raccontando che a volte quando rilegge ciò che ha scritto si chiede se davvero lo abbia scritto lui. “Ho cercato di raccontare Mario – ha detto – e di una donna di cui sono innamoratissimo da una vita e forse ho idealizzato…”.

L’attore ha regalato al pubblico alcune delle sue poesie tra gli applausi scroscianti di Manuela Villa, Alessia Fabiani, Nicola Canonino, Antonio Zequila, Nadia Bengala, Maria Monsè, Guglielmo Marconi Giovanelli, Antonio Marini, Fulvio Rocco, Maria Teresa Stabile, Maria Pia Lettini, Fabrizio Mechi…

Attraverso queste bellissime “poesie del cuore”, come le definisce lo stesso Zamma, l’autore si racconta ripercorrendo i momenti più intensi e significativi della propria vita, indossando una veste diversa, nuova per questo artista poliedrico.

Mario Zamma, nato cinquant’anni fa a Sorbo Serpico (AV) sotto il segno del cancro, ha scelto la satira e l’ironia come compagne inseparabili per il suo lungo viaggio nel magico mondo dell’arte.

Ha iniziato piccolissimo e la sua prima passione è stata il canto. Si esibiva nei brani degli adulti, quando non era ancora usuale, partecipando a molti concorsi e la sua prima vittoria l’ha ottenuta con “Che sarà” dei Ricchi e Poveri.

Poi è arrivata la scoperta della comicità che lo ha portato al successo e il grande pubblico lo ricorda al Bagaglino nei panni di De Mita, Prodi, Rosi Bindi, Carmen La Sorella… Tra i recentissimi successi teatrali, oltre all’esilarante “Tre papà per un bebè”, ricordiamo “Gli sbussolati”, particolarmente caro a Mario Zamma che, in quell’occasione si è definito “portatore sano di buonumore in questo mondo sempre più disorientato e sbussolato…”.

Sara Iannone ha voluto organizzare la presentazione del libro di Zamma in occasione della giornata mondiale della poesia, istituita dall’Unesco nel 1999, con l’intento di sottolineare il valore della poesia in generale, come meravigliosa forma d’espressione artistica, ma soprattutto della poesia d’amore. I sentimenti sono sempre la chiave di lettura più nobile, spiega la presidente Iannone, per questo è fondamentale esaltare chi scrive d’amore, in tutte le sue sfaccettature, soprattutto in quest’epoca ferita dalla terribile piaga della violenza sulle donne.

Al termine della presentazione, un vin d’honneur per tutti gli ospiti, offerto da Antonio Santarelli di Casale del Giglio, accompagnato dagli squisiti e fragranti prodotti del “Forno degli amici” di Alessandro Severo Stocchi.

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