Viva la Formula EMa la mobilità green è ancora un sogno - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Viva la Formula E
Ma la mobilità green è ancora un sogno

L’amministrazione lancia la rivoluzione verde, ma le colonnine elettriche non ci sono. E Lega Ambiente spara a zero

 Tanto rumore per poco o nulla, per dirla con Shakespeare. Ci si riempie la bocca con le immagine colorite della Formula E all’Eur, ma Roma è ancora nel Medioevo della mobilità. Mentre la kermesse automobilistica fa il pieno di inviati ed è al centro dell’attenzione dei media mondiali da un incontro sul tema “Green Mobility, verso gli stati Generali della Mobilità Elettrica”, arriva la forte denuncia di Lega Ambiente, che lancia l’allarme sulla Capitale. A Roma sono presenti infatti poco più di 300 punti di ricarica pubblici per i mezzi elettrici: 158 per le automobili e 175 per moto e quadricicli. Un numero bassissimo rispetto ad Amsterdam, dove le colonnine sono 4.000. Ma anche rispetto a Firenze che, molto più piccola, ne ha 74 per le auto e 466 per moto e quadricicli. Se questa è la realtà che Virginia Raggi presenta all’opinione pubblica siamo messi male. Le promesse di una rivoluzione netta della mobilità elettrica, promossa dall’evento del Gran Premio di Formula E, stridono così con gli impietosi dati presentati dall’associazione ambientalista, che rivelano una città ancora profondamente indietro in tal senso. Il Gran premio di Formula E a Roma era stato annunciato come un momento di svolta per la città sul fronte della mobilità a emissioni zero, e non solo per il quartiere Eur dove si svolgerà la gara- dicono quelli di Lega Ambiente – Purtroppo questa Roma senza auto inquinanti la vedremo solo per un giorno e intorno alla Cristoforo Colombo, perché oltre all’allestimento della zona interessata dal gran premio, non è stato fatto niente. Niente per recuperare il ritardo rispetto al numero di centraline di ricarica nella città, niente per le metropolitane e per le piste ciclabili. Nonostante i proclami, è stata un’occasione persa ed è il caso di chiedere alla Giunta capitolina se intende ripetere un’esperienza del genere in una città dove ancora manca perfino la delibera per l’installazione delle centraline di ricarica delle auto elettriche. Solo grandi disagi per i cittadini. Finita la gara e smantellate le strutture, Roma tornerà esattamente dov’era, con un numero ridicolo di colonnine di ricarica per auto elettriche, 3.500 veicoli a motore che ogni ora passano sotto al Colosseo, tutti i suoi mezzi pubblici di superficie e le sue maggiori arterie stradali strette nella morsa del traffico. Senza colonnine, difficile che i romani possano passare all’auto elettrica. Ci stanno prendendo in giro

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