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La bellezza e la creatività nei luoghi della salute: il cammino prosegue spedito

spallanzani-770x513-660x330 (1)anzProsegue l’impegno della Fondazione Exclusiva (www.fondazioneexclusiva.org) e dopo l’ evento kick-off del 26 marzo scorso, oggi e domani dalle 10 alle 18  FEX organizza un workshop in cui attraverso un tavolo di partecipazione con medici, creativi, giovani dei licei artistici, docenti e pazienti si mapperanno i bisogni di un luogo di cura.

Si è cominciato oggi con una “ricognizione” dell’Ospedale Spallanzani, all’ avanguardia nel fondere buone cure mediche con la cura verso i pazienti mescolando interventi sanitari con un supporto culturale ed artistico. Secondo la Dr. Marta Branca, direttore Generale dell’INMI Spallanzani “l’attuazione di questo progetto rappresenta un’occasione straordinaria per realizzare il miglioramento di una parte dell’Ospedale, motivando ed entusiasmando il personale coinvolto, dando il giusto ruolo ai pazienti chiamati a fornire il loro contributo e offrendo l’opportunità ai giovani studenti di mettere davvero in pratica ciò che imparano a scuola. Questo è l’unico “contagio” che ci piace, quello cioè tra personalità, esperienze ed età diverse che si integrano e si arricchiscono lavorando insieme verso l’unico obiettivo: esprimere il bello e consentire a tante persone che vivono un momento di sofferenza e difficoltà di fruirne come terapia di supporto alla propria cura”.

Gli studenti ed i giovani talenti creativi invitati hanno poi seguito la presentazione di alcune delle migliori pratiche realizzate, in particolare soffermandosi su quella dell’ospedale Sant’Anna di Torino, uno dei progetti pilota che rappresentano un modello in Europa.  In questo istituto infatti la Fondazione Medicina a Misura di Donna, come ha evidenziato Catterina Seia, vicepresidente della Fondazione: “con una vera e propria “chiamata alle arti” ha varato una inedita piattaforma di confronto, ascolto e partecipazione tra il personale ospedaliero medico e quasi 50 istituzioni culturali del territorio. In sette anni, con 2000 persone coinvolte, il Sant’Anna si è trasformato in un ‘giardino’ attraverso le arti visive, la musica, la poesia e il teatro. E con la cura dei luoghi sono migliorati il clima e i comportamenti agiti da tutti coloro che lo animano, come affermano le analisi di impatto”.

Sull’ utilità dell’arte, della cultura, della bellezza e della creatività attuata in forme concrete si è soffermato anche il vicepresidente dell’ Ordine dei Medici , Stefano Canitano, già intervenuto anche lo scorso 23 marzo all’ apertura del lavoro , che oggi ha ribadito : ” Le difficoltà nelle quali versa la Sanità in molte realtà italiane a causa del sottofinanziamento rispetto al necessario e ad alcuni importanti difetti di cultura organizzativa e politica, sui quali non è la sede per soffermarsi, rischia di fare considerare di secondo piano, di fronte a molte necessità “primarie” e prioritarie, la necessità di un ambiente che accolga e migliori la vita di chi si rivolge alle nostre strutture migliorandone la vita. E quindi influendo anche sullo stato di salute.

Ma questo workshop dimostra anche che esiste ed è possibile e non utopistico un modo etico di fare impresa, che non disdegna ovviamente il profitto, ma lo costruisce sulla qualità e sul valore aggiunto di un pensiero sociale invece che sulla giungla darwiniana del capitalismo selvaggio e insaziabile.”

Domattina e per tutto il giorno fino alle ore 18 la “maratona creativa”, con lavori di gruppo e confronto a schema libero, coordinato da vari tutors specifici a cominciare da Annalisa Cicerchia, economista della cultura dell’Università di Roma-Tor Vergata a Fabio Mazzeo, Presidente di Fondazione Exclusiva.

Spiega il segretario generale della Fondazione, Giorgia Turchetto che però non finisce qui l’ impegno concreto: “All’esito del design thinking e di questo  tavolo di partecipazione e dalle suggestioni derivanti dalla presentazione dei progetti, gli alunni dei licei artistici romani coinvolti, seguiti dai creativi della community di Exclusiva e da Cristian Campagnaro, professore di Design sociale al Politecnico di Torino, lavoreranno allo sviluppo di concept artistici e creativi, il migliore dei quali si trasformerà nel cantiere operativo che si attiverà dopo l’estate”.

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