TORNA SOS CASA DONNE ROMA
«ARRIVA REVOCA CONCESSIONE»
Il Campidoglio a guida M5S si impegna al contempo a «tutelare e rilanciare il progetto della ‘Casa Internazionale della Donnà, che continuerà ad essere un punto di riferimento importante per la città fino alle periferie
Torna l’sos per la casa internazionale delle Donne di Roma. Dopo un incontro con il Campidoglio il direttivo della Casa lancia l’allarme: «L’assessora Castiglione ha annunciato la revoca immediata della convenzione che regola il rapporto fra la Casa internazionale delle donne e Roma Capitale. Noi faremo opposizione a tutto campo», anche impugnando l’atto. Altrettanto ferma la risposta del Comune: «L’amministrazione ha presentato al consorzio una serie di soluzioni fattive e legalmente percorribili, fra cui quella di una garanzia bancaria per il rientro del debito e lo spostamento di alcuni servizi erogati nelle periferie. Il consorzio ha però bocciato queste proposte. In mancanza di soluzioni alternative e a causa dell’impossibilità del consorzio di far fronte alle spese e al saldo delle precedenti rateizzazioni del debito, la concessione sarà revocata d’ufficio». Il Campidoglio a guida M5S si impegna al contempo a «tutelare e rilanciare il progetto della ‘Casa Internazionale della Donnà, che continuerà ad essere un punto di riferimento importante per la città fino alle periferie, avvalendosi anche della lunga ed importante esperienza svolta nel complesso del Buon Pastore fino ad oggi. Il consorzio ‘Casa internazionale delle donnè è moroso di quasi 900 mila euro nei confronti del Comune. La soluzione della rimodulazione del canone al ribasso, richiesta dal consorzio, non può trovare accoglimento, dal momento che il consorzio gode di un canone abbattuto già del 90% rispetto al valore di mercato». Ma la polemica è servita. La delegazione del direttivo della Casa, dopo la riunione presso l’assessore al Patrimonio di Roma, lancia un appello: «Grazie al grande sostegno che abbiamo ricevuto con la ‘Chiamata alle artì e con la grande mobilitazione in Campidoglio del 21 maggio, c’è a Roma e nel paese la consapevolezza di quanto negativo e grave sarebbe scrivere la parola fine alla esperienza della Casa Internazionale delle donne. Ci sentiamo per questo di chiedere a tutte e a tutti di sostenerci». A stretto giro parte la mobilitazione in città, con attestati di solidarietà e vicinanza: dal Pd alle forze civiche, dal municipio I a guida dem al municipio III presieduto da Giovanni Caudo (ex assessore della giunta Marino). «Riteniamo di assoluta gravità quanto ci annuncia il direttivo della Casa Internazionale delle Donne – dicono anche le consigliere regionali del Lazio Marta Bonafoni (Lista Zingaretti) e Marta Leonori (Pd) -. Sosteniamo con forza la richiesta del direttivo del Buon Pastore di accoglimento della fase di transazione che possa chiudere definitivamente la questione del debito dovuto a Roma Capitale».
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