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Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Asl Roma 4 – Tamponi e controlli alla Rsa di Campagnano, situazione sotto controllo

quintavalle_giuseppe01Tamponi e controlli in emergenza, questa mattina, alla Rsa Santa Maria del Prato a Campagnano. Una task force della Asl Roma 4 guidata personalmente dal direttore generale Giuseppe Quintavalle ha effettuato un accurato sopraluogo e effettuato tamponi sia ai pazienti che al personale sanitario. L’allarme era scattato ieri con la segnalazione di cinque casi di positività riscontrati, tre pazienti e due operatori . Il problema indubbiamente c’è, i pazienti positivi, si stima, sono una dozzina a fronte di 61 tamponi programmati sia agli ospiti della struttura che al personale (effettuati in questo caso in un’area esterna con la modalità “drive in”. Adottate tutte le contromisure possibili il problema rimane.
E’ stato riscontrato che la RSA sta facendo tutto il possibile, affrontando l’emergenza con il massimo impegno e con tutte le risorse, la Asl Roma 4 del resto aveva già fornito alcuni DPI (e oggi, dopo il sopralluogo si è subito attivata per mandare una ulteriore fornitura) e aveva già nei giorni scorsi indicato le procedure da adottare in caso di criticità: isolamento in stanza singola di soggetti che hanno sintomi sospetti e immediata allerta dei MMG e servizio igiene e sanità pubblica, mascherina chirurgica agli ospiti, accesso interdetto agli esterni.
Che altro si può fare? Ora si dovranno valutare gli sviluppi della situazione. Certo è che in questo momento le autorità sanitarie locali sono sotto un fuoco incrociato, a qualcuno la responsabilità si dovrà pur attribuire. In molti casi sono state avanzate riserve sulla gestione delle Rsa incriminate, ma nella generalità dei casi va detto che il controllo c’è e va ritenuto affidabile. La questione è di carattere generale, chi coordina e gestisce la strategia di contrasto al Coronavirus si è reso conto con settimane di ritardo che il punto debole del sistema sanitario, in questa emergenza, sono le Rsa e le case di riposo, strutture dove soggetti anziani e fragili vivono assieme controllati e curati da personale specializzato.
E adesso le strutture, gestite nella quasi totalità da privati, sono nell’occhio del ciclone. Mentre la task force della Asl completava il suo lavoro e il dg Quintavalle con i suoi collaboratori erano a colloquio con il sindaco di Campagnano, le telecamere delle trasmissioni televisive di punta inquadravano impietose la struttura e gli inviati controllavano l’andirivieni di tecnici e operatori. Gli speciali serali in tv sono dedicati all’argomento, una volta esauriti i dettagli della emergenza-letti di terapia intensiva. Oggi si guarda alle “zone rosse”(vedi Nerola) e ai camper con i quali gli uomini dello Spallanzani in trasferta vanno a fare prelievi e a studiare l’evoluzione del virus, si analizza il nuovo risvolto della pandemia in tutte le sfaccettature. E se l Rsa al Nord sono fucina inesauribile di positivi al Covid, nel Lazio la situazione ha assunto contorni inquietanti e l’allarme è suonato in quasi tutte le Asl.
Situazione sotto controllo? Per ora dicono tutti di sì
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