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SANITA’/ Partito il risiko delle poltrone, Annichiarico Dg in Regione

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Il complesso risiko delle poltrone di vertice nella sanità laziale è partito. A grandi linee se ne era parlato prima di Natale come  di cosa imminente, alcune caselle non potevano rimanere vuote. E dunque si parte. Renato Botti, potentissimo direttore della sanità regionale se ne è andato al Gaslini di Genova a fine dicembre ed è stato sostituito ieri  – come ipotizzato – da Massimo Annichiarico, fin qui direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma. Al suo posto sarà nominato un Facente Funzioni in attesa della definizione di nuovi equilibri.  Tarantino, sessantadue anni, cardiologo, Annichiarico prima di approdare a Roma aveva diretto la Asl di Modena ed era stato direttore sanitario dell’Azienda Usl di Bologna e dell’IRCCS delle Scienze Neurologiche dell’Azienda Usl di Bologna.  Uomo prudente e misurato, lontano dai giochi di potere della capitale, si è dimostrato manager capace e nel solco del lavoro fatto prima di lui da Ilde Coiro ha implementato attività e prestigio del San Giovanni. La sua nomina a Dg in Regione assume un significato particolare. Botti era personaggio autorevole, e sostituirlo è cosa tutt’altro che facile. Annichiarico è stato spostato in una poltrona di grande responsabilità a metà del suo mandato in via dell’Ambaradan e questo apre la porta ad un successore di prestigio. Diversi i nomi in pole, già titolari di un incarico o news entries. Resta da vedere se l’effetto domino sarà immediato o se l’emergenza  Covid consiglierà prudenza e tempi più lunghi.

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