Taulant Hoxha presenta il suo nuovo singolo “Il tempo passa” - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Taulant Hoxha presenta il suo nuovo singolo “Il tempo passa”

Taulant COP.2Dietro ogni artista si nasconde un vissuto che spesso il pubblico ignora. Siamo abituati a vedere la parte esterna, quella che si presenta sul palco, la performance, il look e la musica. Talvolta però dietro c’è altro, come nel caso del giovane e talentuoso artista di origine albanese Taulant Hoxha, che da venerdì 5 Marzo è uscito con il suo primo brano “Il tempo passa”, online sulle principali piattaforme digitali. Il singolo è una canzone dedicata alla propria vita, dove Taulant ricorda alcuni avvenimenti che lo hanno segnato negli anni, una sorta di riflessione su certi errori fatti in gioventù che avrebbe potuto evitare. Grazie ad un testo molto schietto, con parole che si incastrano l’una con l’altra, Taulant ci offre un brano dal forte ritmo, quasi rock, dove esprime il suo punto di vista sul tempo che passa e che lascia dietro di sé inevitabilmente qualche rimpianto.

La voce a tratti roca, fa emergere uno stato d’animo misto tra rabbia e rammarico quando per la fretta di crescere ha corso così tanto da perdersi, allontanandosi da cose (e persone) importanti. C’è la tristezza per amori ed amicizie finite e per persone a cui era legato e che non ci sono più. Il tempo passa, rimangono i ricordi, come rimane il  desiderio di poter tornare indietro, come fosse un bambino per ricominciare a sognare. Taulant  scandisce spesso: “stan  passando gli anni come fossero minuti”, e vorrebbe avere “più tempo” per imparare, per poter sbagliare, per dimenticare tutti quei ricordi che lo fanno star male.  Il singolo ci porta dunque dentro la sua vita, rimandandoci indietro una persona vera ed autentica. La musica resta il filo conduttore di un percorso senza dubbio difficile; l’arrivo in Italia dall’Albania, con tutta la famiglia all’età di 5 anni, tra mille difficoltà e vicissitudini. Un treno che lo porta da uno zio a Montepulciano, in Toscana, dove una conoscente si prende cura di lui e della famiglia, ed aiuta economicamente Taulant  nei suoi primi passi verso l’istruzione. La musica lo aiuta molto nella crescita e per questo motivo viene iscritto alla scuola di pianoforte. Durante le scuole medie entra nella sezione musicale che lo aiuterà nel proseguimento della sua formazione. Con la scuola Taulant si esibisce  in molti concerti presso il Teatro Poliziano di Montepulciano,ed anche in varie sedi fuori paese e regione, come ad esempio il noto Teatro Signorelli di Cortona (location tra l’altro di una scena del film “La vita è bella”). Vivace e pieno di interessi Taulant, dimostra le sue capacità anche come dj e cantante dal vivo, e nel settore dell’organizzazione eventi.  Lavora ed aiuta la famiglia a portare avanti l’attività di ristorazione, ma il suo tempo libero è dedicato interamente alla composizione della musica, dove cerca di mettere tutta la sua passione ed il suo vissuto,per farci arrivare con sincera emozione la sua visione della vita. Di sicuro la pubblicazione del singolo è un primo ed importante passo di crescita, sia come uomo che come artista e le premesse per arrivare al successo ci sono tutte. Dopotutto con una voce così forte e riconoscibile e una musica così trascinante non potrebbe essere diversamente.

Link videoclip https://www.youtube.com/watch?v=NsjlW7Y6MaI

Quando inizi ad avvicinarti al mondo della musica? Ho iniziato a studiare musica a 7 anni frequentando un corso per pianoforte. La mia derivazione è quindi classica.

“Il tempo passa” è il tuo nuovo singolo di cosa di cosa parla il testo? il mio singolo è una riflessione sulla mia vita: errori, occasioni perdute, e persone a cui sono stato legato che non ci sono più.

Quali artisti ti hanno influenzato del panorama musicale italiano o internazionale?

Inizialmente sono cresciuto con i classici del rock. Poi crescendo sono stato impressionato da artisti che, oltre alla loro musica, hanno fatto qualcosa anche per cambiare le cose, come Bob Marley e 2 Pac.  Fabrizio De André degli artisti italiani è quello che mi ha più coinvolto. Per me la musica è un mezzo di comunicazione non un business.

Come stai vivendo questo periodo complicato di pandemia? Inizialmente, nella prima fase, la chiusura mi è servita per guardarmi dentro e per godere appieno degli affetti più cari ed è stata più facile da accettare perché sembrava dovesse essere un breve periodo di sacrificio per il meglio. Ora sta iniziando a pesarmi perché non riesco a vedere la fine. Per il lavoro mi manca la possibilità di poter fare live.

Raccontaci del videoclip come è stato girarlo?  Sono stato fortunato perché ho incontrato una persona, il mio videomaker, che ha sposato a pieno il mio progetto ma soprattutto il mio “sentire” tanto da mettermi a disposizione, i posti a lui più cari: la città in cui vive e la vecchia officina di suo nonno che ci ha aiutato a rendere a pieno le immagini della mia infanzia. Girare il video è stato emozionante e anche se ho dovuto patire il freddo del periodo del porto di notte mi sono divertito perché stavo facendo quello che mi piace e quando è così la fatica non la senti .

Nuovi progetti e obiettivi

Ho già tanti progetti in mente, alcuni dei quali purtroppo, al momento, non attuabili. L’obiettivo primario ora è quello di perfezionare l’album al quale sto lavorando per farvelo ascoltare quanto prima.

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