Per la capitale mobilità verde o cura del ferro? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Per la capitale mobilità verde o cura del ferro?

tram-linea-2-640x450Vi ricordate il tram 2? E’ in malattia per mancanza di manutenzione, se ne parla nel 2022. Il Campidoglio sogna 5 nuove linee per il prossimo Giubileo, ma intanto la famosa “cura del ferro” contro il traffico capitolino è un sogno da archiviare. Logorio del tempo e deficit manutentivo accumulato negli anni finiranno per consumare anche quel che resta. Intanto in Campidoglio – finchè resta a trazione grillina si fantastica di  funivie smontabili e trasportabili,  si annuncia l’arrivo  dinuovi autobus verdi (che però sono alimentati a gasolio) e si gioca con la storia dei 45  filobus su piazza, senza dire che sono abbandonati in un deposito da un anno per mancanza di manutenzione. La mobilità verde? E’ affidata alle piste ciclabili  – ammettiamolo, pochissimo frequentate – e ai monopattini,  liberi di scorrazzare a briglia sciolta. Sono pericolosi, e anche se non lo si dice a voce alta sembrano non essere affatto ecologici. Non restano che i tram Il trasporto su rotaia di superficie offre l’ineguagliabile vantaggio di richiedere investimenti che sono circa dieci volte inferiori per ciascun chilometro rispetto alla rete metropolitana e presenta tempi di realizzazione che sono sei volte più rapidi. Senza contare che i cantieri avrebbero un basso impatto sulla viabilità attuale e non sono condizionabili da agenti esterni, quali gli imprevedibili ritrovamenti archeologici che bloccano i lavori per tempi indefiniti. E torniamo alla cura del ferro, e ai progetti per  nuove linee di tram chiusi nei cassetti da anni. La prima linea prevede il collegamento diretto e funzionale tra le stazioni ferroviarie di Termini e Trastevere. Sfruttando i binari già esistenti, sarebbe possibile realizzarla in sei mesi e praticamente a costo zero. La seconda tramvia è la “Circolare del Lungotevere” che, correndo lungo i due lati del fiume, servirebbe il Centro storico partendo da Trastevere ed arrivando sino a Ponte Matteotti. La terza linea tranviaria è destinata a collegare la stazione Trastevere all’ex Fiera di Roma situata su via Cristoforo Colombo, servendo la direttrice di viale Marconi. La quarta tramvia collega la Stazione Termini con il Vaticano e prosegue sino al quartiere Aurelio. È l’unica linea di cui già nel 2014 era stato sviluppato il progetto definitivo, che ne prevede la realizzazione in due tempi. La Raggi presenta sui suoi social queste idee come sue, ma a noi questo interessa poco. Basta che qualcosa si faccia e che tutto funzioni meglio.

Giu.Ter.

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