Campidoglio, appalto buoni pasto annullato: partono interrogazioni - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, appalto buoni pasto annullato: partono interrogazioni

Tra ricorsi e controricorsi delle ditte appaltatrici i buoni pasto per i dipendenti del Comune di Roma sono sospesi da due mesi. Malumore tra i 24 mila comunales per come la nuova giunta Gualtieri stia affrontando la questione. Opposizione all’assalto, chiedono di fare immediata chiarezza sulla vicenda. Lega e Lista Civica Calenda vogliono conoscere le reali intenzioni dell’amministrazione

Roma - Il Campidoglio, sede amministrativa e politica di Giunta e Consiglio di Roma Capitale

Roma – Il Campidoglio, sede amministrativa e politica di Giunta e Consiglio di Roma Capitale

I buoni pasto ai dipendenti comunali di Roma non arrivano nemmeno nel mese di marzo: E’ stato infatti annullato il bando dalla giunta Gualtieri per motivi di passaggio tra la vecchia giunta Raggi (M5S) e la nuova del Pd e così la Consip dovrà avviare una nuova convenzione. La notizia è oggi apparsa su Leggo.it. Per il momento quindi i complessivi 24mila “comunales” del Campidoglio e della Città Metropolitana restano senza rimborso pasto del valore di 7 euro per ciascun buono. Rabbia palpabile tra i dipendenti anche perché lo stop al pagamento dei buoni pasto riguarda anche il mese di febbraio. Una vicenda che vede la nuova società appaltatrice Edenred bloccata con un ricorso al Consiglio di Stato dalla precedente, la Repas Lunch, il quale avrebbe ottenuto da Palazzo Spada l’annullamento dell’appalto proprio lo scorso gennaio. I dipendenti in quell’occasione sono riusciti a caricare l’importo dei buoni pasto sulla vecchia card ma solo per il primo mese dell’anno. Intanto nelle more del giudizio tra le due società fa sapere Consip che sta lavorando a una nuova convenzione.

Numerosi i giudizi politici dall’opposizione che si è espressa negativamente sull’operato della nuova giunta. «Migliaia di lavoratori che si vedono sospesa l’erogazione dei buoni pasto a causa di un contenzioso amministrativo tra vecchio e nuovo fornitore – dichiara Fabrizio Santori (Lega)-. Gualtieri intervenga subito. Tuteli i diritti dei lavoratori e delle loro famiglie, non bastano aumenti spropositati di benzina e bollette. Ragioni da primo cittadino, se riesce, e non se ne lavi le mani, perché il danno causato dall’imprevidenza capitolina, oltre che aprire il fronte sindacale e dei contenziosi legali, si estende necessariamente ai già martoriati commercianti, ai gestori di bar e ristoranti dell’intera città».

Non le manda a dire il capogruppo della lista Civica Calenda in Campidoglio, Flavia De Gregorio che in una nota ribadisce: «Il sindaco o il capo di gabinetto chiariscano come intendono provvedere in attesa che si risolva quello che sembra profilarsi come un contenzioso con tanto di carte bollate, ricorsi amministrativi e nuove gare. Ho predisposto in tal senso una interrogazione urgente a sindaco e giunta – conclude la consigliera – per conoscere le intenzioni dell’amministrazione per ovviare ad una situazione che incide direttamente sulle tasche dei lavoratori capitolini».

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