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“Il suono dei pensieri” di Denise. Ecco il suo primo EP

deniseDenise è una giovanissima artista che si è già fatta notare tra i giovani talenti emergenti della musica leggera italiana nel 2020 con la pubblicazione della sua prima produzione discografica, la canzone “Fotografia” realizzata alla Sud In Sound di Napoli. Il 18 febbraio Denise si presenta al pubblico con il suo primo EP di 7 brani dal titolo “Il suono dei pensieri”, di cui “Estranei” è il singolo che simboleggia il suo nuovo percorso artistico caratterizzato da una maturità stilistica in cui l’Artista racconta di sé con il piglio di una cantautrice di grande spessore.

Nata a Napoli nel 2002, Denise ha dimostrato fin dalla sua più tenera età un’inclinazione profonda per il canto che con il sostegno della madre l’ha portata a studiare professionalmente con il noto Maestro Angelo Iossa, sviluppando in pochi anni uno stile minimalista incisivo e personale dove viene prepotentemente fuori la sua individualità basata sulle emozioni di una ragazza che guarda alla sua generazione attraverso le lenti dell’analisi introspettiva.

1)Denise raccontaci quando decidi di avvicinarti al mondo della musica?

Sin da bambina ho sempre pensato che la musica fosse la mia strada ,o meglio ,la strada che avrei preso ,anche se ce ne fossero state altre ,la musica mi ha scelto ed io ho scelto lei .

Mia madre mi ha trasmesso questa passione ,anche lei canta ma non ha mai avuto la possibilità di farlo professionalmente.

Potrei dire che la musica mi è stata tramandata ,quasi come un eredità,la più ricca e preziosa del mondo.

 

 

2) Quali sono stati i tuoi riferimenti?

Per quanto riguarda i miei riferimenti ,le mie ispirazioni ,posso dire che nell’età pre adolescenziale e anche parte dell’infanzia ciò che ascoltavo era prevalentemente musica internazionale ,artisti del calibro di Beyoncé ,Michael Jackson,Rihanna.

Mi affascinava molto l’idea di performance che avevamo soprattutto gli statunitensi. Crescendo non ho cambiato idea ,ma devo dire che il romanticismo del canta-autorato italiano non mi dispiace per niente.

 

 

 

3) Quanto è difficile affermarsi nella discografia italiana? hai dei consigli?

Non penso che il problema sia la

Discografia italiana in sé , credo sia difficile affermarsi nella discografia e basta ,in generale .

L’arte che è la musica ,esiste per trasmettere emozioni ,dunque c’è una persona che le comunica ed altre persone che invece l’assorbono.

Esistendo quindi un rapporto tra artista e ascoltatore o osservatore che sia , l’affermarsi dipende al 50% ,se non di più ,dal pubblico.

Non avrei consigli in particolare da dare ,ma più che altro avrei un incoraggiamento per quelli che hanno la mia stessa o qualsiasi altra passione :non arrendetevi mai ,perché  il talento se non è coltivato ,se la fronte non si bagna con il sudore e i piedi non fanno male a causa del lungo tragitto che rappresenta l’altrettanto lunga gavetta ,non avverrà nulla .

 

4) Il tuo nuovo brano “Estranei” di cosa parla?

Scrissi estranei quasi 15enne,fu il primo brano completo che feci.

Parla di una storia d’amore vissuta in prima persona .

A quell’età tutto sembra irreparabile e nonostante l’amore forte   ,se così si può chiamare ,dopo una delusione tutti diventano estranei .

La mancanza di maturità porta l’essere umano  a comportarsi in modo sbagliato,a cancellare tutto ciò che c’è stato di bello durante una relazione ,di amicizia o amore che sia.

 

5) Un album in preparazione?

Per ora no.

Questo che adesso è uscito è frutto di un sacrificio durato quasi 4 anni ,e poi il covid non ha velocizzato le tempistiche.

Ho scritto tante altre canzoni ,che semmai dovessero uscire penso uscirebbero come singoli e non come un album.

 

 

6) Cosa ne pensi dei talent?

Al giorno d’oggi ,purtroppo o per fortuna ,i talent sono fondamentali.

Viviamo in un mondo nel quale il personaggio artistico viene messo in mostra ,quasi come un articolo in vendita posizionato in una vetrina di un negozio ,riallacciandomi al fatto che la musica esiste in relazione al pubblico .

Molti artisti hanno un accanimento nei confronti dei talent ,considerandoli un mondo che non esalta il talento ma che spinge molto sull’audience.

Io invece penso che sia molto bello il fatto che alcuni talent facciano vedere anche la parte comune di noi artisti ,in fin dei conti siamo persone normali ,con abitudini come tutti ,con l’unica differenza che abbiamo avuto la fortuna nell’amare un qualcosa di astratto che potrebbe portarci un giorno a vivere grazie ad una passione.

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