Terremoto in Centro Italia - 6 anni dopo - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Terremoto in Centro Italia – 6 anni dopo

Nel triste anniversario del sisma, il ricordo delle vittime della scossa che coinvolse le popolazioni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo

amatrice“Amatrice è chiamata ‘città degli italiani’. E a ragione. Perché, se non fosse stato per l’istantanea solidarietà di tante donne e uomini, già all’alba tragica di sei anni fa, molti oggi non sarebbero qui”. Con queste parole il vescovo di Rieti, Domenico Pompili, ha aperto la cerimonia di commemorazione delle vittime (299) provocate dal terremoto del 24 agosto 2016 in Centro Italia. La prima di una serie di scosse sismiche che cambiarono il volto dei territori di quattro regioni (Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche), distruggendo interi borghi e provocando la morte di 239 persone nel solo comune di Amatrice, nel Reatino, diventato simbolo di quella tragedia.

“La solidarietà concreta e immediata – ha proseguito Pompili – ha contagiato bel al di là dei confini nazionali, come in Germania. Oggi siamo qui per dire grazie alle italiane e agli italiani; per dire grazie all’Italia perchè attraverso il suo Stato ha disposto generosamente risorse, perchè la vita possa rinascere. Diciamo grazie pensando a quelli che sei anni fa scomparvero in un baleno. E siamo qui dopo la veglia notturna per vivere l’Eucaristia che è il rendimento di grazie più incredibile”. Proprio da Amatrice, nella notte, era partita la cerimonia di commemorazione, con la veglia notturna cominciata alle 24 dal Campo Sportivo Tilesi e giunta fino a quel che resta del campanile della chiesa di San Domenico, alle porte della zona rossa del centro storico ancora distrutto, dove sono risuonati nel silenzio i 239 rintocchi delle campane recuperate tra le macerie, con la lettura, uno a uno, dei nomi delle vittime.

“Si tratta infatti di rendere grazie a Dio – ha dichiarato ancora Pompili – per la morte e resurrezione del suo Figlio, perchè la speranza con la ‘S’ maiuscola prenda piede nella nostra vita. È questa fede che ci spinge a ritenere che quei legami che costituiscono la terra ferma della nostra comunità non si dissolvono, ma ritrovano vita in Dio”.

La cerimonia si tiene nel campo sportivo Tilesi, dove sono presenti le massime autorità locali, regionali e, in rappresentanza del governo, la ministra della Ricerca, Maria Cristina Messa. Pochi minuti prima dell’inizio della cerimonia, la ministra aveva raggiunto il comune reatino accolta dal sindaco, Giorgio Cortellesi, che l’aveva accompagnata di fronte al monumento realizzato in omaggio alle vittime, presso il Parco Don Minozzi, per osservare un momento di silenzio.

Nel pomeriggio, alle 17, la funzione religiosa verrà officiata ad Accumoli, comune in provincia di Rieti che fu epicentro del sisma del 24 agosto 2016, dove verranno ricordate le 11 vittime del borgo. Cerimonie religiose di commemorazione verranno celebrate anche nei vicini paesi di Arquata e Pescara del Tronto, in territorio marchigiano, rasi al suolo durante gli eventi sismici.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login