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Sparatoria durante lite di condominio, il pm contesta a Campiti la premeditazione

claudio-campitiLa Procura di Roma contesta il triplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi nei confronti di Claudio Campiti, il 57enne che ha ucciso ieri tre donne durante una riunione di condominio in un gazebo a Roma, nella zona della borgata Fidene. Nel decreto di fermo il pm Giovanni Musarò contesta inoltre, il triplice tentato omicidio, in riferimento ai feriti, e il porto abusivo di armi. Oltre che il pericolo di fuga: l’indagato aveva con sé, al momento della sparatoria, il passaporto e in uno zaino vestiti e seimila euro in contanti.
Il 57enne è stato trovato in possesso complessivamente 170 proiettili e anche di un secondo caricatore. In base a quanto si apprende ha sparato sette-otto colpi, altri sette erano nel caricatore dell’arma e altri 155 gli sono stati trovati addosso.

L’uomo, intorno alle 9.30, è entrato nella struttura di legno e plexigas di via Monte Giberto, a poca distanza da un bar. Ha chiuso la porta dietro di sé e ha cominciato a sparare con una semiautomatica presa pochi minuti prima al poligono di tiro di Tor di Quinto. Colpi in sequenza, esplosi con precisone da chi è avvezzo all’uso delle armi. Sul colpo muoiono tre donne: Sabina Sperandio, 71 anni consigliera del consorzio Valleverde, società che gestisce una serie di villette sul lago del Turano (Rieti), Nicoletta Golisano, 50 anni revisore dei conti ed amica di famiglia del premier Meloni, Elisabetta Silenzi, 55 anni segretaria contabile. Le vittime sono raggiunte al torace. Restano ferite altre quattro persone: Bruna Marelli, 80 anni presidente del Consorzio, Carlo Alivernini e Fabiana De Angelis. Ad un tratto però Campiti si ferma, la pistola si inceppa. In quel momento Silvio Paganini, 67 anni, si lancia addosso al killer e lo blocca, aiutato poi da altre persone, rimanendo anche lui ferito.
Il Consiglio nazionale dei commercialisti esprime “il suo profondo cordoglio per il barbaro assassinio della collega Nicoletta Golisano, ferita a morte assieme ad altre due persone innocenti nella sparatoria avvenuta questa mattina a Roma”. “A nome di tutti i 120mila colleghi d’Italia – afferma il presidente nazionale della categoria, Elbano de Nuccio – esprimo le più sentite condoglianze ai famigliari di Nicoletta e la massima vicinanza a Fabiana De Angelis, anche lei iscritta al nostro albo, ferita gravemente nel corso della stessa sparatoria”, recita una nota dei professionisti. “Tutta la nostra comunità è attonita e senza parole di fronte ad una tragedia di queste dimensioni. Nicoletta e Fabiana sono state colpite nell’esercizio della loro attività professionale: erano al lavoro, di domenica mattina. Nicoletta è caduta sul campo, come già avvenuto negli scorsi anni ai colleghi Costanzo Iorio e Liberato Passarelli, assassinati mentre svolgevano la loro attività di curatori fallimentari. Mentre piangiamo Nicoletta, abbracciamo i suoi famigliari e diciamo forza a Fabiana, invitiamo tutti a riflettere sui rischi ai quali tanti seri e integerrimi professionisti vanno incontro per il solo fatto di compiere quotidianamente e con enorme senso del dovere il proprio compito”, chiosa il numero uno dei commercialisti italiani.

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