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Lazio, nuove misure gioco pubblico: ecco cosa cambia il 13 gennaio

regionelazioEntrano in vigore fra pochi giorni le nuove misure previste dalla legge approvata quest’estate in materia di gioco pubblico per la nostra regione. Una normativa che ha fatto discutere – come spesso accade quando la materia di dibattito è il gioco d’azzardo – ma a cui i concessionari e le imprese operanti nel settore dovranno adeguarsi entro il prossimo 13 gennaio.

Gli interventi previsti dalla legge sul gioco regionale puntano a migliorare la qualità e a contenere comportamenti pericolosi per gli utenti: in primis, con la riduzione della frequenza delle singole giocate e con pause obbligatorie di almeno cinque minuti dopo ogni sessione di gioco di mezz’ora per singolo utente.Ma anche l’interdizione al gioco a persone in evidente stato di alterazione e divieto di fumo nei locali dove sono installati gli apparecchi di gioco, nel tentativo di scindere accoppiate di comportamenti ritenuti particolarmente pericolosi in combinazione fra loro (alcol, fumo, gioco).

Precise restrizioni riguardano poi gli apparecchi come new slot, AWP e VLT, per i quali saranno i singoli comuni a individuare orari in cui dovranno rimanere spenti, nel rispetto di un’interruzione complessiva giornaliera di almeno otto ore.

Misure che arrivano in concomitanza con l’avvio di una nuova tappa per il gioco pubblico. Quella della definitiva ripresa del settore, soprattutto per quanto riguarda il comparto terrestre, dopo due anni di rigide restrizioni e un 2022 all’insegna della rincorsa dell’ormai trionfante gioco online. Un periodo di crisi, di riorganizzazione e di rinascita di un intero mercato, che porta con sé alcuni insegnamenti utili per una migliore organizzazione futura del settore.

Ci sono, infatti, ancora diversi aspetti su cui lavorare secondo diversi esponenti del comparto, i quali si attendono importanti interventi da parte dell’attuale esecutivo, per un ripianamento della normativa nazionale, ormai da tempo dimenticata e soppiantata dai regolamenti emanati dai singoli enti locali che hanno cercato di sopperire alle carenze di una legge poco precisa.

Uno degli elementi primari è certamente la percezione del gioco d’azzardo nella società italiana, e precisamente la distinzione fra legale e illegale: un confine che è sempre stato labile, anche a causa dei pregiudizi dell’opinione pubblica in merito. Le sale slot, soprattutto, non sono esenti da associazioni con attività illecite e di malaffare, nonostante si tratti di esercizi operanti nell’ambito della legalità.

Ancora, il gioco a distanza, sviluppatosi a dismisura negli ultimi anni, viene considerato più pericoloso rispetto alla stessa attività di gioco svolta in esercizi terrestri. I motivi principali sono la mancanza della componente sociale e di un controllo fisico della durata delle sessioni di gioco. Aspetto quest’ultimo in realtà di facile monitoraggio da parte dei concessionari di gioco, attraverso le innovative tecniche informatiche, che permettono di gestire interventi immediati di contatto con il giocatore, laddove necessari.

Anche per quanto attiene alla sfera della socializzazione il gioco online sta muovendo passi importanti: sono sempre più i giochi proposti dagli operatori che offrono una dimensione sociale e di scambio con altri utenti, tramite sessioni live o chat integrate anche nei giochi che prevedono la partecipazione di un solo giocatore, proprio per dare spazio a momenti di scambio fra gli utenti.

In definitiva, si tratta di un comparto complesso e molto articolato, che non merita quindi di essere riassunto in didascalici commenti, ma sul quale occorre effettuare un esame approfondito che, secondo il direttore delle ricerche di SGW Riccardo Grassi, andrebbe declinato in tre approcci: patologico-non patologico, legale-illegale, fisico-virtuale. Tre chiavi di lettura per un’interpretazione esauriente di un’economia vasta e importante come quella del gioco d’azzardo, che merita una differenziazione accurata e misure ponderate che mettano al centro dell’attenzione il giocatore.

Un risultato raggiungibile tramite una regolamentazione seria e omogenea, che supporti il gioco legale e contrasti invece l’offerta illegale nei due comparti – fisico e online -, nonché un’implementazione di strumenti e politiche di gioco che tutelino la sicurezza del giocatore e riducano la diffusione di comportamenti rischiosi o addirittura patologici.

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