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CASAL PALOCCO – Indagato il giovane youtuber che ha causato l’incidente

Il giovane di 20 anni fa parte del gruppo TheBorderline, autore di sfide da postare online

incidente-casalpaloccoLa procura di Roma affiderà nelle prossime ore l’incarico a un consulente per effettuare l’analisi del cellulare di Matteo Di Pietro, il ventenne youtuber alla guida del Suv Lamborghini che si è scontrato con una Smart a Casal Palocco, causando la morte di Manuel Proietti, bimbo di cinque anni, e il ferimento della mamma e della sorella del piccolo. Obiettivo degli inquirenti è verificare se sul cellulare del giovane ci siano video girati nella fase precedente, durante, o anche successiva all’impatto.

Di Pietro, che è indagato per omicidio stradale e lesioni, fa parte del gruppo TheBorderline, autore di sfide da postare online. Dopo l’incidente, le forze dell’ordine avevano acquisito i telefoni anche delle altre persone, tre ragazzi e una ragazza, a bordo della Lamborghini. In queste ore, intanto, la polizia giudiziaria sta effettuando una serie di audizioni di testimoni, tra cui anche appartenenti al collettivo. Nei prossimi giorni verrà ascoltata anche la mamma del piccolo, con lui a bordo della Smart travolta dal Suv.

Dagli esami effettuati, il giovane che era alla guida della Lamborghini è risultato positivo ai cannabinoidi. Gli altri quattro giovani a bordo del Suv al momento non sono iscritti sul registro degli indagati; nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso di colpa qualora venisse accertato che, nelle fasi precedenti allo schianto, stessero girando un video, da postare sui social, incitando il ragazzo alla guida.

I pm di Roma affideranno anche una consulenza tecnica per accertare a che velocità stesse viaggiando il Suv Lamborghini. Il mezzo era stato preso a noleggio. Gli inquirenti hanno inoltre acquisito le immagini delle telecamere presenti in zona, che potrebbero avere ripreso le fasi dello schianto. A confermare l’ipotesi che i ragazzi stessero registrando un video, un filmato di 15 secondi comparso in rete, in cui uno dei giovani afferma: “Secondo giorno in Lamborghini, per adesso tutto bene”.

Intanto è stata dimessa dall’ospedale la sorella del bimbo morto. A prendere la piccola, ricoverata al Bambino Gesù, la nonna, che l’ha riportata a casa. La mamma invece è ancora ricoverata al Sant’Eugenio in stato di shock.

È successo mercoledì 14 giugno, alle 15.45 in via Archelao di Mileto, all’incrocio con via di Macchia Saponara, tra la zona di Acilia e Casal Palocco a Roma: si scontrano frontalmente una Smart ForFour e un Suv Lamborghini (presa a noleggio da due giorni) condotto da un 20enne, con a bordo altri quattro giovani. Nell’altra auto viaggiava una donna con i due figli, un bimbo di 5 anni, morto a causa delle ferite riportate nell’incidente, e la sorellina di tre anni che è rimasta gravemente ferita. Violento l’impatto: sulla strada non ci sono, infatti, segni di frenata. Nell’incidente è rimasta coinvolta una terza auto. Sul posto è intervenuto il personale del 118 oltre ai Carabinieri e agli agenti della Polizia Locale.

Le condizioni del bambino sono apparse subito disperate: il piccolo quando sono arrivati i soccorsi era già in arresto cardiaco. I sanitari hanno, quindi, praticato il massaggio cardiaco e dopo averlo rianimato lo hanno trasportato all’ospedale Grassi di Ostia. Una corsa disperata che però è risultata vana: i medici del Pronto Soccorso non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso. In serata in ospedale si è recato il padre per riconoscimento della salma.

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