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Papa Francesco è tornato in Vaticano, dimesso dal Gemelli

Papa Francesco è stato dimesso dal Policlinico Gemelli dove era ricoverato da oltre una settimana a causa dell’intervento di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. Il Pontefice è stato salutato da una folla di persone, che insieme a stampa e fotografi si sono sistemati davanti l’uscita del nosocomio. Il Papa, sorridente, ha salutato i medici prima di salire in auto alzandosi in piedi. “Sono ancora vivo”, ha affermato e ha espresso profondo dolore per la tragedia dei migranti.

“Sarà un papa più forte” ha affermato le parole di Sergio Alfieri, il chirurgo che ha operato il Pontefice. “Quanto durerà la convalescenza? Lui ha già cominciato a lavorare, lo attendono impegni importanti che osserverà. Il Santo padre ha voluto ringraziare tutto il personale, gli operatori sanitari, la direzione, ha avuto un colloquio personale con un collega che non sta bene, ha voluto osservare anche il minister

fonte: Adnkronos

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o sacerdotale. Cosa ci ha detto? Grazie, pregare per me. Il papa sta meglio di prima”.

Papa Francesco, dopo le dimissionidal Policlinico Gemelli, prima di fare rientro in Vaticano, si è recato nella basilica di Santa Maria Maggiore per pregare davanti l’icona della Salus Populi Romani, come ha fatto decine di volte nel suo pontificato. Arrivato davanti alla basilica romana con l’auto, è sceso da solo per poi sedersi sulla sedia a rotelle. Prima di entrare in chiesa ha salutato i turisti che erano davanti a Santa Maria Maggiore.

Dopo essere stato dimesso dall’ospedale Gemelli e dopo aver omaggiato la Madonna a Santa Maria Maggiore, Papa Francesco si è recato in visita privata dalle suore dell’Istituto Maria Santissima Bambina, in via Paolo VI, riunite in questi giorni nel Capitolo Generale.

Papa Francesco, nel tragitto in auto dall’istituto di Santa Maria Bambina alla Porta del Perugino, ha tenuto il finestrino abbassato e la mano alzata per salutare le persone. Particolarmente sorpresi ed entusiasti i gruppi di turisti che lo hanno incrociato davanti all’ex Sant’Uffizio. Poi il Papa ha fatto rientro in Vaticano.

Ieri, “come segno di ringraziamento, il Pontefice ha ricevuto tutta l’equipe operatoria formata dal personale medico, dagli infermieri, dagli operatori socio sanitari e dagli ausiliari che lo scorso 7 giugno hanno coordinato, eseguito e reso possibile l’operazione chirurgica”, ha affermato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni. Successivamente il Pontefice ha incontrato monsignor Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica e Don Nunzio Currao, Assistente spirituale del personale del Policlinico; “quindi i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Policlinico Gemelli, con il Presidente, Carlo Fratta Pasini, e il Rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli, insieme agli organi direttivi del Policlinico, con il Direttore Generale, Marco Elefanti”. “Al termine si è recato nel reparto di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile dove sono assistiti i piccoli degenti che in questi giorni hanno espresso al Papa il loro affetto attraverso numerose lettere, disegni e messaggi di pronta guarigione. Papa Francesco ha toccato con mano il dolore di questi bambini che portano ogni giorno sulle loro spalle, insieme alle loro mamme ed ai loro papà, la sofferenza della Croce. A ciascuno di loro ha fatto dono di un rosario e di un libro. Nel salutare i presenti, Sua Santità ha rivolto un ringraziamento a tutto il personale sanitario per la professionalità e lo sforzo di alleviare la sofferenza dell’altro, oltre che con i farmaci, con la tenerezza e l’umanità”.

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