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TRASTEVERE
Sfregiate due pietre d’inciampo

Atto vandalico a Roma. Qualcuno ha cercato di dare fuoco alle due pietre. Ancora da capir la dinamica

pietreDue pietre d’inciampo sono state sfregiate a Roma. Ricordano due vittime della Shoah, Michele Ezio Spizzichino e Amedeo Spagnoletto, deportate nel campo di sterminio di Auschwitz. Ad accorgersi che le due pietre erano completamente annerite è stata una signora di passaggio in via Dandolo, nel Rione Trastevere. Potrebbero essere state bruciate, anche se la dinamica è ancora da definire. Le pietre ora sono state ripulite.

“Se fosse confermato che si tratta di un atto di profanazione deliberato sarebbe gravissimo”, commenta il presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun. “Le pietre d’inciampo per la nostra Comunità e per tutti i romani – aggiunge – hanno un alto e drammatico significato di memoria e omaggio alle vittime della follia antisemita. Mi auguro che non si ripeta anche da noi quanto purtroppo sta avvenendo in altri paesi europei, in particolare a Parigi. Ribadisco la piena fiducia nella vicinanza e vigilanza delle istituzioni e delle forze dell’ordine”.

“A Trastevere due pietre d’inciampo dedicate a due vittime romane della Shoah, deportate nel campo di sterminio di Auschwitz, sono state oltraggiate. Roma condanna fermamente questo gesto inaccettabile e miserabile. Solidarietà a tutta la Comunità Ebraica della nostra città”. Lo scrive su X il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Profonda è stata anche l’indignazione sui social network per questo atto vandalico, con le pietre annerite “quasi a voler cancellare la memoria di quanto accaduto”.

Non è la prima volta che vengono profanate nella Capitale le pietre d’inciampo. Nel 2010 si verificò un episodio simile: vennero imbrattate con della vernice nera delle pietre d’inciampo nel quartiere Monteverde. Due anni dopo, nel 2012, un farmacista, che poi le riconsegnò ad un familiare, rimosse 67 pietre di inciampo delle sorelle Elvira, Graziella e Letizia Spizzichino deportate ad Auschwitz. Il 10 dicembre del 2018 vennero rubate 20 pietre d’inciampo in via Madonna dei Monti. Gli autori non furono mai identificati. Nel maggio del 2019, in via della Reginella sulle pietre in ricordo delle vittime famiglie Piattelli e Di Capua, vittime del rastrellamento, comparve la scritta “L’assassino torna sempre sul luogo del delitto”.

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