Prima candelina per Zingaretti, “festa della buona politica” - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Prima candelina per Zingaretti, “festa della buona politica”

auguri_zingaretti«Questa è la festa della buona politica che non dimentica gli impegni, la politica umile, rigorosa ma tenace. Possiamo essere orgogliosi che quell’impegno di un anno fa è stato investito bene». Cosi il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso della festa «Un anno, fa» organizzata al ‘Lanificiò di via di Pietralata a Roma a dodici mesi dalla vittoria elettorale che lo ha portato alla guida dell’amministrazione. Alla festa stanno partecipando il vicepresidente Massimiliano Smeriglio, gli assessori della giunta, tantissimi consiglieri regionali ed esponenti della politica nazionale e locale, tra cui Marco Miccoli, Goffredo Bettini e Fabio Melilli, oltre ai dirigenti e agli staff di via Cristoforo Colombo. «È la festa di una squadra – ha detto Zingaretti – che un anno fa ha vinto e sta tentando di fare una cosa apparentemente semplice ma rivoluzionaria: rispettare gli impegni, essere corretta e convinta umilmente che per ricostruire un rapporto tra Stato e cittadini sia necessario mantenere le promesse. Stiamo festeggiando dopo un anno perchè dopo le elezioni forse non c’era l’atmosfera giusta, non tutto era andato come doveva andare». Il governatore ha sottolineato l’unità della squadra «di centrosinistra che ha capito che si può essere plurali ma senza litigare mai, senza anteporre il singolo al bene comune». Zingaretti ha elencato alcuni dei risultati raggiunti dalla sua amministrazione: «Abbiamo fatto, in silenzio, tantissime cose: 20 leggi in 12 mesi, la coerenza contro i costi della politica, regole più stringenti, il taglio degli stipendi, l’abolizione dei vitalizi e di quegli indennizzi inventati in anni di malgoverno. Abbiamo aggredito i nodi più devastanti, come i tempi di pagamento delle fatture, abbiamo pagato milioni di euro senza aumentare le tasse ma agendo sugli sprechi. Con la Centrale Unica degli Acquisti abbiamo risparmiato gia 260 milioni, di cui nove, anche se magari non è ‘cool’, sull’appalto per i pannoloni degli anziani: sprecavano anche su quello. Poi abbiamo tagliato le poltrone e pagato tutte le borse di studio». In campo sanitario Zingaretti ha ringraziato i partiti per «la scelta più radicale che abbiamo fatto: individuare i Dg delle Asl non sulla base della lottizzazione politica ma del merito. E usciremo dal commissariamento senza tagliare più i posti letto». «Dopo un anno – ha affermato infine Zingaretti – non abbiamo risolto tutti i problemi, sarebbe ipocrita dirlo. Pero, ve lo dico con il cuore, siamo tutti insieme ancora come se avessimo vinto un’ora fa, ce la stiamo mettendo tutta per cambiare questa Regione umiliata dal malaffare, dai suoi 22 miliardi di debiti. Avremo certo fatto degli errori, potevamo magari fare di più – ha concluso – ma non abbiamo perso la voglia dell’etica nella politica: siamo stati coerenti nel voler risanare questa Regione, non per noi, che gestiamo provvisoriamente un pezzetto di potere, ma per i cittadini che hanno votato per noi, che in noi ripongono una grandissima speranza che non vogliamo deludere»

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