Museo Shoah, Pacifici: "Per Villa Torlonia tempi biblici". Un sopravvissuto: "Correte, vi prego" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Museo Shoah, Pacifici: “Per Villa Torlonia tempi biblici”. Un sopravvissuto: “Correte, vi prego”

– «Siamo in un iter in cui io sono il primo responsabile. E me ne assumo le colpe. A Roma si dice errare è umano perseverare è diabolico. Non dobbiamo essere prigionieri di un meccanismo che farà inaugurare il Museo della Shoah, se si dovesse perseguire il progetto di villa Torlonia, non prima di sette anni. Sono tempi biblici». Così il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici prima di entrare in Campidoglio per la riunione del cda della Fondazione Museo della Shoah. «Io questa cosa l’ho capita e metabolizzata nel tempo – aggiunge – Basti pensare che il Museo dell’Ebraismo a Ferrara, iniziato nel 2005, ancora non è pronto».E a chi gli chiedeva un commento sul possibile danno erariale nelle casse del Comune Pacifici risponde: «Adesso vedremo cosa scrive l’Avvocatura, quali motivazioni dà. L’area ha un valore importante e si dovrà parallelamente affrontare un iter che lo riporti o al progetto originale o a un’altra opera di pubblica utilità. Nel bando c’è scritto che l’amministrazione pubblica si riserva, finchè non vengono aperte le buste, di ripensarci. Ed è un rischio che si assumono i partecipanti alla gara». «È stato umiliante vedere oggi Sami Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz, piangere davanti dirigenti e assessori del Comune. Modiano ad un certo punto ha detto: ‘Vi prego correte, ve lo chiedo in ginocchiò». Oggi vediamo se l’atmosfera sarà costruttiva altrimenti ognuno si assumerà le sue responsabilità«. Così il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici prima di entrare in Campidoglio per la riunione del cda della Fondazione Museo della Shoah.

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