Regione-Gemelli, patto per i contenziosi: 77 milioi per lo stop | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Regione-Gemelli, patto per i contenziosi: 77 milioni per lo stop

Dopo 14 anni la Regione Lazio e l’Università Cattolica del Sacro Cuore hanno firmato un protocollo d’intesa sulle modalità di collaborazione in merito all’assistenza erogata dal Policlinico Universitario ‘Agostino Gemellì e dalle strutture a esso collegate con lo scopo di assicurarne la funzionalità e la coerenza con le esigenze della didattica e della ricerca. A firmare il protocollo il governatore Nicola Zingaretti e il rettore della Cattolica Franco Anelli, alla presenza del subcommissario alla Sanità del Lazio Renato Botti, del dg del ‘Gemellì Maurizio Guizzardi e del coordinatore della cabina di regia del Ssr Alessio D’Amato. Il Protocollo, è stato spiegato, «rappresenta un utile strumento per migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria offerta dal Policlinico Gemelli. Nell’ambito del Protocollo sono inoltre regolate tutte le controversie in essere tra Regione Lazio e Università e concernenti l’attività assistenziale svolta dal Policlinico A. Gemelli».- Il protocollo, è stato spiegato, regola la partecipazione dell’Università alla programmazione sanitaria regionale ed evidenzia il ruolo centrale del Policlinico nella rete dell’assistenza. Il Policlinico Gemelli, infatti, è Dea di II livello, è uno dei tre Hub della rete ictus con unità di trattamento neurovascolare (Utn) e Hub della rete trauma grave e neuro trauma (Cts). È altresì centro di riferimento per la rete di emergenza cardiologica con servizio di emodinamica e sede di reparto di cardiochirurgia e Hub di riferimento per la rete ostetrica e neonatologica. La legge di stabilità (articolo 1, comma 377 della legge 27 dicembre 2013, n 147) ha disposto – a titolo di concorso statale – il finanziamento di 50 milioni di euro per l’anno 2014 e di 35 milioni di euro annui, per ciascuno degli anni dal 2015 al 2024, in favore dei policlinici gestiti direttamente da università non statali.

A fronte di una richiesta del ‘Gemellì di circa 700 milioni per il pregresso dei contenziosi, l’erogazione diretta della Regione sarà di 77 milioni di euro (27 a ottobre e 50 a dicembre) nell’ambito di un accordo in cui sono però coinvolti economicamente anche il Mef e il ministero della Salute, ai sensi della legge di Stabilità. Sarà inoltre attorno ai 450-500 milioni l’erogazione annuale dalla Regione al Gemelli per l’intera attività, sia medica che didattica che di ricerca, e sarà creato un comitato paritetico Cattolica-Regione per coordinare la programmazione dell’ospedale con gli indirizzi dell’amministrazione. Sono i contenuti più rilevanti del protocollo d’intesa firmato questa sera dalla Regione Lazio e dall’Università Cattolica. A spiegarli è il subcommissario alla sanità del Lazio Renato Botti. «Sostanzialmente – ha affermato Botti – si è deciso di raggiungere un accordo transattivo, chiudendo tutte le partite a tutto il 2013. Stiamo parlando di un contenzioso maturato in circa 10 anni. Le ‘pretesè dell’Università erano attorno ai 700 milioni di euro, quindi evidentemente parlavamo di qualcosa di molto significativo. Si tratta di un accordo articolato, in quanto vede la partecipazione dei ministeri dell’Economia e della Salute, quindi c’è una parte che è contenuta nella Legge di Stabilità e una parte contenuta nell’atto di accordo con la Regione Lazio. La parte di erogazione diretta della Regione Lazio – ha detto Botti – è di 77 milioni di euro, contenuti nell’accordo sottoscritto questa sera. Inoltre io credo che sia molto importante la modulazione di tutto il ciclo di programmazione dell’attività del Policlinico Gemelli, onde evitare quello che è accaduto purtroppo in questa Regione non solo sul Gemelli ma su tante realtà in cui si andava avanti ‘di fattò e poi si litigava. Qui invece è prevista una attuazione di un percorso di programmazione dell’attività, di proposta da parte del Policlinico dello sviluppo della sua attività e una condivisione con la Regione». «A questo proposito – ha aggiunto il subcommissario – nel protocollo è previsto anche un comitato paritetico, in cui anche prima che gli atti vengano sottoposti alla Regione ci saranno dei rappresentanti regionali che valuteranno insieme alla Cattolica la coerenza dei loro atti programmatori rispetto agli indirizzi regionali. Sono passaggi molto importanti, passiamo spero dalla ‘patologià alla ‘fisiologià di un rapporto con un grande ‘erogatorè: il Gemelli rappresenta da solo infatti il 30-33 per cento di quello che non è pubblico in questa Regione. È un attore di grande peso. L’ammontare complessivo annuale da qui in avanti dei trasferimenti dalla Regione al Gemelli è attorno ai 450-500 milioni di euro – ha concluso – in cui non c’è solo ricovero ma c’è tutta la parte specialistica, di didattica, di ricerca».

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