Tentano il furto in un oleodotto ma il carburante finisce in mare. Eni: "Area messa in sicurezza" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tentano il furto in un oleodotto ma il carburante finisce in mare. Eni: “Area messa in sicurezza”

Ladri in azione sull’oleodotto, che da Civitavecchia rifornisce di kerosene l’aeroporto di Fiumicino, fanno finire il carburante in mare sul litorale laziale. Il terzo tentativo di furto in pochi giorni sull’oleodotto «Civitavecchia-Pantano» ha provocato anche malesseri per via del forte ed acre odore del carburante all’ospedale Bambino Gesù di Palidoro, dove le sale operatorie sono state aperte con ritardo. Stamani, verso le 6, è scattato l’allarme proprio a Palidoro, dove si è verificata una perdita dall’oleodotto – che si trova ad un metro e mezzo da terra – contenente, come ha spiegato l’Eni, «kerosene Jet A-1 per aviogetti». Il carburante è finito nel Rio Palidoro che sfocia in mare a circa due chilometri di distanza. Sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, polizia e capitaneria di porto per impedire l’inquinamento dell’area. Sono quindi «scattate immediatamente – ha sottolineato Eni – le procedure d’emergenza per provvedere alla individuazione e riparazione del foro e per recuperare il prodotto fuoriuscito». Anche se una parte del carburante sarebbe finita in mare, secondo i vigili del fuoco che hanno utilizzato delle panne per contenere lo sversamento, mentre parte della miscela è stata caricata in un’autobotte da 4 metri cubi. Eni ha evidenziato come, «nonostante il notevole quantitativo d’acqua presente a causa delle forti piogge di questi giorni, il flusso sia stato interrotto e sia stato arginato il tratto di canale interessato dalla fuoriuscita» e l’area è stata messa in sicurezza. Gli investigatori hanno anche trovato la prova del tentativo di furto: un rubinetto montato proprio sulla condotta che doveva servire per rubare il cherosene ma che evidentemente non ha retto alla pressione facendo uscire il liquido. L’odore nauseabondo derivato dalla fuoriuscita di cherosene ha provocato malori del personale nell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro, con il conseguente ritardo nell’apertura delle sale operatorie. «Sono andato all’ospedale per tranquillizzare il direttore sanitario – ha spiegato il comandante della capitaneria di Porto di Roma, Lorenzo Savarese – poichè alcune infermiere, ad inizio giornata, a causa del forte odore, avevano subito dei malesseri e le sale operatorie sono state aperte con ritardo. La situazione è tornata pienamente alla normalità in ospedale. Alla foce del Rio Palidoro la situazione è sotto controllo con i 200 metri di panne oleoassorbenti posizionate per contenere il cherosene, che comunque un pò si è sversato in mare». I carabinieri della stazione di Passoscuro e della compagnia di Civitavecchia hanno avviato indagini per risalire agli autori del furto.

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