Atac, botta e risposta tra l’assessore Improta e l’ex governatrice Polverini

Botta e risposta tra l’ex governatrice del Lazio Renata Polverini e l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale Guido Improta che accusa: «Durante la sua amministrazione l’Atac è stata gravemente penalizzata». «Improta cerchi, se ne è capace, di far viaggiare la metro C piuttosto che fomentare polemiche su materie che non conosce e non capisce» replica la deputata di Forza Italia. E l’assessorato capitolino alla Mobilità comunica che nei prossimi giorni provvederà ad inoltrare «all’onorevole Polverini» i bilanci di Atac e Cotral con relativi stanziamenti di bilancio negli anni della sua presidenza «che evidentemente sono stati approvati a sua insaputa». Per Improta durante il governo Polverini sono state date ad Atac «la metà delle risorse rispetto a quelle trasferite nello stesso periodo a Cotral»: «È giusto e doveroso rivendicare quello che è un diritto della nostra città – spiega l’assessore – che, ricordiamo, assorbe il 70% della mobilità regionale. Tale grave situazione ha inferto un danno enorme all’azienda di trasporti capitolina che si è tradotto in un peggioramento dei servizi resi». «Mentre il Presidente Zingaretti non rifugge dalle sue responsabilità politiche – aggiunge – l’on. Polverini, evidentemente forte del suo eccellente curriculum, non può che far ricorso ai suoi vuoti di memoria quando parla dei trasferimenti di risorse per il Tpl a Roma Capitale negli anni della sua Giunta. Sotto la sua guida, infatti, prendendo a riferimento in particolare il periodo 2010-2012, la Giunta Regionale del Lazio ha stanziato per Cotral 700 milioni di euro (233 nel 2010, 232 nel 2011 e 234 nel 2012) contro i 300 milioni trasferiti ad Atac (102 nel 2010, 101 nel 2011, 97 nel 2012)». «Capisco che l’assessore Improta, non avendo il coraggio di prendersela direttamente con Zingaretti per i trasferimenti al tpl di Roma, debba ricorrere a polemiche retrodatate verso la mia amministrazione» risponde Polverini che ricorda come la Regione Lazio, durante il suo mandato, «ha garantito a Roma oltre trecento milioni di stanziamento all’anno». E conclude: «Nell’ultimo bilancio, non approvato dal Consiglio, avevo proposto di trasferire al Comune quello che doveva essere l’intero ammontare della manovra fiscale sulla sanità e, cioè, 190 milioni di euro».