Marino imita Renzi: via i gufi e incontro con gli eletti ma senza il Pd | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Marino imita Renzi: via i gufi e incontro con gli eletti ma senza il Pd

Mentre i rapporti col Pd romano restano poco idilliaci il sindaco Marino strizza l’occhio a Renzi, anzi lo cita. «Stiamo sconfiggendo corvi e gufi». L’occasione è l’incontro tra il primo cittadino e i consiglieri eletti nel Pd in comune e nei municipi per fare il punto sulla situazione politica della città. E al termine della riunione, in un clima che definisce «superpositivo». Sullo sfondo restano i rapporti, caratterizzati da frizioni costanti, il suo partito: all’incontro non ci sono rappresentanti dell’esecutivo del Pd Roma da cui trapela freddezza per le modalità della sua organizzazione. La riunione con gli eletti dem in Campidoglio sarebbe stata organizzata senza il coinvolgimento degli organismi dirigenti del partito, che avrebbero ricevuto l’invito a cose fatte. Ma dal Campidoglio più che di invito parlano di una informazione. Anzi, è lo stesso Marino ad affermare: «Sono stati informati di questo mio desiderio. E poi, che il sindaco incontri i consiglieri eletti è normale. Il modo in cui voglio fare io il sindaco è avere un rapporto diretto con le forze politiche. Ho chiesto, ad esempio, ai presidenti dei municipi di essere presenti in giunta avendo più̀ di un diritto di parola, e non era mai accaduto». Dal partito, la cui direzione si riunirà mercoledì per discutere proprio di Roma, peraltro senza il sindaco Marino, qualcuno sottolinea: «Cosentino già nell’ultima direzione romana aveva stigmatizzato queste modalità di organizzazione dell’incontro senza la mediazione del partito». Consiglieri e presidenti dei municipi hanno sottolineato a Marino l’esigenza di lavorare più sul quotidiano, dal decoro al sociale (su cui alcuni lanciano un vero e proprio SOS), passando per il ruolo dei municipi. Non risparmiano critiche e appunti ma al termine dell’incontro sono diversi coloro che parlano di un incontro «positivo, sui temi della città». Da parte sua, il primo cittadino invita a «gioire e apprezzare l’inversione di tendenza fatta su molti temi. Bisogna recuperare l’orgoglio di quello stiamo facendo – sostiene – e non dire ‘Lo stadio? Non ce la fa. Marino? Non ce la fa. Il ponte dei Congressi? Non ce la fa. La metro C? Non ce la fa. Bisogna scrollarsi dalle spalle quel pessimismo spesso diffuso spesso nell’animo del centrosinistra». «Abbiamo consolidato un metodo di lavoro in cui credo tanto – chiosa Marino -.Dalla chiusura di Malagrotta al piano rientro, dalla riorganizzazione delle municipalizzate alla metro C sono orgoglioso di avere una squadra così. Dall’approvazione dell’assestamento in giunta avremo cognizione delle risorse a disposizione e vogliamo decidere le priorità insieme ciclo dei rifiuti, manutenzione delle strade, decoro urbano, edilizia scolastica».

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