Lazio, non solo il fenonmeno Anderson e il tecnico Pioli sogna in grande | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Lazio, non solo il fenomeno Anderson e il tecnico Pioli sogna in grande

– Sale la febbre pre derby. A Formello un gruppetto di tifosi carica i giocatori della Lazio: da Candreva, pronto al rientro da titolare, a Felipe Anderson, astro nascente e protagonista della squadra di Pioli. I due, vista l’indisponibilità di Lulic, potrebbero giocare assieme su una trequarti completata da Mauri. Sarebbe una Lazio d’attacco pronta a sfidare con il gioco la Roma di Garcia. Il terzo posto è realtà e un successo sui ‘cuginì, potrebbe spingere a sognare qualcosa in più. Ma ci pensa il patron Claudio Lotito, a calmare l’euforia. «Vincere il derby candiderebbe la Lazio per lo scudetto? Noi dobbiamo giocare con umiltà, determinazione e lo spirito di gruppo dimostrato fino ad oggi – dice il presidente, che torna a parlare in occasione della presentazione dell’album Panini ‘Calciatori 2014-2015’ -. Questi sono gli ingredienti per poter raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi. Noi viviamo alla giornata non facciamo voli pindarici nè abbiamo visioni oniriche. Giochiamo partita dopo partita, dopo faremo il punto». Glissa, invece, sulle parole del presidente dell’Udinese Pozzo che, dopo la sconfitta con i giallorossi, aveva detto che Garcia sta raccogliendo i frutti delle continue lamentale sugli arbitri. «Il derby lo disputiamo domenica, non lo dobbiamo disputare prima della partita – spiega -. Ognuno è responsabile di quello che dice, fa e dei propri atteggiamenti. L’atteggiamento della Lazio è di misurarsi sul campo attraverso una prestazione che mi auguro sia all’insegna delle proprie capacità». Auspicando un match con un «tifo responsabile», non si risparmia però una battuta sugli avversari: «La Lazio è la prima squadra della Capitale e parecchie persone nate tempo fa hanno tifato Lazio anche perchè, essendo nata 27 anni dopo, la Roma non c’era». Ma preferisce parlare della sua squadra e di quell’Anderson, trasformatosi finalmente in un cigno. «Quanto vale? Non mi risulta che sia sul mercato e quindi non ne ho fatto una valutazione». Il brasiliano è incedibile, ma Lotito è convinto della bontà dell’intera rosa: «penso che ci sono ancora dei giocatori che non sono esplosi al meglio e che sicuramente da qui alla fine del campionato avranno l’opportunità di poterlo fare. Klose? Non mi ha mai chiesto di andare via. Non mi risulta che stia sul mercato e oltretutto ha un contratto che lo vincola». Pioli è la sua scommessa vinta. «Non penso che sia una scommessa- puntualizza però il n.1 laziale -, ha dimostrato attraverso il suo curriculum e il suo passato in altre società, di avere una visione di un calcio moderno e aggressivo». Potrebbe mettergli presto a disposizione il difensore 20enne dell’Az Alkmaar, Wesley Hoedt, che si svincola a giugno, ma che vuole la Lazio fin da ora. La trattativa tra i due club prosegue, Lotito però non esce allo scoperto: «Abbiamo sei difensori centrali, sicuramente stiamo sul mercato e abbiamo interesse a migliorare la sua rosa sempre, non soltanto nelle finestre di mercato. Gentiletti? Rientrerà quanto prima, anche di quanto qualcuno possa pensare. La Lazio ha una rosa extralarge, tutti sono utili per la causa». Soprattutto per il derby.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login