Mafia capitale, Marino non commenta gli appalti diretti. Argentin: "Bloccato contact center superabile" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, Marino: “Appalti diretti? Colpa di Alemanno”. Argentin: “Bloccato contact center superabile”

«È già stato affrontato il tema. Nelle prime riunioni con Raffaele Cantone abbiamo disegnato un percorso che si è poi concretizzato nelle settimane successive». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino risponde a chi gli chiede se avesse affrontato il tema del piano-anticorruzione del Campidoglio con il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone. – «Non ho nessun commento, anche perchè gli apprezzamenti di Raffaele Cantone, quando ci siamo incontrati in Campidoglio sono stati assolutamente molto lusinghieri». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino risponde a chi gli chiede un commento su un articolo del Sole 24 Ore in cui si parla di un boom del valore degli affidamenti diretti durante la sua amministrazione rispetto a quella guidata da Gianni Alemanno. Dati che nell’articolo sono stati commentati anche dal presidente dell’ Anticorruzione Raffaele Cantone che ha definito quest’aumento «molto rilevante». «Voglio solo sottolineare che quel dato di affidamento diretto nel primo periodo della mia amministrazione è un dato assolutamente vero – aggiunge – e la spiegazione va ricercata nel fatto che Roma era se non nell’illegalità, certamente non nell’appropriatezza contabile. Roma non aveva un bilancio, il sindaco Alemanno aveva ritenuto di amministrare la Capitale d’Italia in dodicesimi. Era un metodo, nella migliore delle ipotesi disordinato, nella peggiore un metodo che poteva esporre a fenomeni di illegittimità contabile. Altri giudizi sull’era Alemanno, non ne posso dare: c’è la magistratura».

Quasi cento lavoratori hanno perso il loro posto di lavoro a causa del blocco delle attività del contact center di Superabile, punto di riferimento del mondo della disabilità. Lo rende noto la deputata del Pd Ileana Argentin, che ha presentato un’interrogazione parlamentare urgente a risposta scritta sull’argomento per chiedere l’immediato ripristino del servizio. «L’interruzione del servizio – spiega Argentin – è stata la conseguenza di un provvedimento interdittivo antimafia della prefettura di Roma, emanato nei confronti del Consorzio Sociale Coin. Il consorzio fa parte dell’Ati che tre anni fa si è aggiudicata il servizio di gestione del contact center con gara europea insieme alle società Redattore Sociale srl, Eustema Spa, West Srl e Postecom SpA. Ma il 19 dicembre scorso l’Inail, in seguito della comunicazione della prefettura di Roma, ha disposto il recesso immediato anticipato dal contratto». «Si tratta di un servizio istituzionale di grandissima rilevanza nazionale – sottolinea la deputata – che attraverso vari canali di comunicazione, tra cui il contact center, un portale web e una rivista, forniva assistenza e consulenza a migliaia di persone disabili. E non solo. La gran parte dei lavoratori cancellati da questo provvedimento sono persone con disabilità». Nell’interrogazione, Argentin spiega che «il Consorzio Coin ha provveduto a chiedere il 22 dicembre scorso l’immediato riesame del provvedimento, risultando del tutto estranea alle indagini risultanti dall’ordinanza e dai sequestri della Procura della Repubblica di Roma ed avendo già, il 3 dicembre scorso, provveduto a escludere dalla compagine sociale le cooperative legate a Salvatore Buzzi».

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