Patrimonio, Forza Italia presenta un esposto alla Corte dei Conti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Patrimonio, Forza Italia presenta un esposto alla Corte dei Conti

– Forza Italia presenterà un esposto alla Corte dei Conti sullo stralcio di un immobile dalla lista di quelli che il Campidoglio vuole mettere in vendita. «Negli ultimi dieci minuti del Consiglio di martedì scorso è accaduto qualcosa di molto strano – dichiarano, in una nota congiunta, Giordano Tredicine e Davide Bordoni, vice coordinatore regionale del Lazio coordinatore romano di Fi – Qualcosa che aggiunge ulteriore opacità alla ormai famigerata delibera 88, diventata vero e proprio caso nazionale, e che, purtroppo, conferma le perplessità che Forza Italia aveva espresso in merito alla richiesta del presidente del Municipio VIII Andrea Catarci, inoltrata attraverso una lettera datata 30 gennaio all’assessore Cattoi, di stralciare dall’elenco di quelli in dismissione alcuni immobili presenti nel territorio da lui amministrato, tra cui, anche quello di via Ostiense 137 che con 704mila euro di arretrati che il suo conduttore da 16 anni deve all’amministrazione capitolina, è in assoluto l’immobile con la morosità più grave di tutto il patrimonio immobiliare di Roma Capitale». «Contando probabilmente, dopo sei ore di consiglio, sulla stanchezza e sull’assenza di qualche consigliere – aggiungono – l’emendamento della Commissione Patrimonio che avevamo visionato poche ore prima, è stato improvvisamente e misteriosamente spacchettato in cinque distinti emendamenti con l’aggiunta a penna di due immobili che, guarda caso, sono proprio quelli di via Ostiense 137 e di via di Tor Marancia 29. Non sarebbe stato più giusto sfrattare chi per decenni, a differenza di chi non arriva alla fine del mese per pagare un mutuo o un affitto a prezzo di mercato, ha goduto gratuitamente di un bene comune e mettere in vendita i due immobili compensando così, almeno in parte, decenni di mancati introiti? Al di là dell’aspetto etico che evidentemente non ha impedito a Catarci di chiedere e alla maggioranza capitolina di esaudire, il giudice-assessore Sabella non ritiene che, così facendo, si configuri un macroscopico danno erariale? Noi riteniamo di si e presenteremo – concludono -, pertanto, un esposto alla Corte dei Conti».

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