Maxxi, dipendenti di Civita in sciopero ma il museo resta aperto | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Maxxi, dipendenti di Civita in sciopero ma il museo resta aperto

A causa di uno sciopero dei dipendenti di Civita Cultura s.r.l., società che gestisce i servizi strumentali del museo e che ha aperto nei loro confronti una procedura di mobilità, la fondazione MAXXI si è trovata oggi a fronteggiare una serie di disservizi. È stato comunque possibile garantire il funzionamento del museo – spiega una nota della stessa Fondazione – e non è stato cancellato nessuno degli eventi previsti nella programmazione odierna. Il contratto di affidamento dei servizi strumentali del Museo aveva termine il 2 dicembre 2014, aggiunge la Fondazione, ricordando di aver «avviato una procedura di gara europea aperta, per consentire la più ampia partecipazione possibile, nel rispetto del quadro normativo vigente, senza inserire clausole ritenute anticoncorrenziali dalla giurisprudenza nazionale e comunitaria». A tale proposta di gara, «Civita Cultura s.r.l., per proprie legittime valutazioni ha deciso di non partecipare, assumendosi così le responsabilità conseguenti nei confronti del proprio personale, che ha scelto di mettere in mobilità». La Fondazione MAXXI, «comprendendo le preoccupazioni dei lavoratori sottese all’avvicendamento dei gestori, si augura che la vertenza trovi soluzione nelle competenti sedi, attraverso il confronto tra lavoratori e imprese, nell’ambito della propria rispettiva autonomia negoziale; non spettando, del resto, alla Fondazione ingerirsi nell’organizzazione aziendale degli appaltatori. L’affidamento dei servizi al nuovo concessionario vincitore della gara non comporterà la cancellazione di alcun posto di lavoro».

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