Tratta trans, botte e minacce per le schiave del sesso di Frascati: uno di loro si suicidò | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tratta trans, botte e minacce per le schiave del sesso di Frascati: uno di loro si suicidò

– Erano veri e propri schiavi i trans sfruttati dall’organizzazione sgominata oggi a Roma dai carabinieri di Frascati. Venivano avviati alla prostituzione attraverso continue riunioni nelle quali i referenti di zona dettavano gli ordini, indicavano gli orari di lavoro e quanto ogni singolo transessuale doveva guadagnare. La disubbidienza veniva pagata con dure violenze fisiche e psicologiche: nel corso dell’indagine è stato anche accertato il suicidio di un giovane transessuale il quale, in pieno tracollo psicologico si è lanciato dall’appartamento dove viveva a Pomezia, vicino a Roma. I transessuali venivano riforniti anche di cocaina da consumare con i loro clienti.«Vai a Ostia, bimba! ti do il telefono di una che sta a Ostia, ci vai a vivere e lavori a Ostia». Così in un’intercettazione una delle donne arrestate, nell’ambito dell’inchiesta sulla tratta di esseri umani, intima ad una vittima di spostarsi per fare «più affari». «No, Ostia no, Lorena! Non mi piace!…già ci sono andata, non mi piace! Io lavoro qui sulla Cristoforo» risponde nel colloquio intercettato una delle vittime. «Non lavori molto. Non rompere. lavorare! Se tu lavorassi avresti già finito il tuo conto – le intima lo sfruttatore – ci sono delle ragazze che sono partite molto dopo di te e hanno già finito! È da otto mesi che sei lì e niente, tutte le settimane venti, cinquanta euro, ottanta euro! A questo punto te ne vieni qui a Moròn (in Argentina)». Per gli inquirenti queste conversazioni dimostrano il «totale assoggettamento delle vittime all’organizzazione, la forza intimidatrice del vincolo associativo e infine l’accurata pianificazione del viaggio per raggiungere l’Italia da parte delle vittime».

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Una risposta a Tratta trans, botte e minacce per le schiave del sesso di Frascati: uno di loro si suicidò

  1. Francostars 19 marzo 2015 a 18:25

    In ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre i soggetti stranieri, mentre quelli italiani ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali. La risposta è quella che la schiavitù del sesso a
    pagamento non è molto diffusa.

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